Visita privata del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ieri sera, allo stabilimento Atitech, uno dei gioielli dell’imprenditoria napoletana e nazionale, prima industria della città per numero di dipendenti (oltre 650 unità lavorative comprese quelle indirette) e fatturato (70 milioni di euro nel 2019).
“E’ una realtà di grande spessore, un’azienda italiana e del Mezzogiorno protagonista a livello internazionale – commenta Vincenzo Boccia -. Atitech è l’esempio di come il connubio tra innovazione tecnologica e buone idee possa garantire successo sul mercato. Nel corso della visita allo stabilimento e agli uffici, ho visto all’opera personale di assoluta qualità che, anche di sera e in un giorno prefestivo, lavora con spirito di squadra e abnegazione. C’è un forte legame tra Atitech e Confindustria: entrambe mettono al centro del proprio operato il lavoro sul campo e l’occupazione. E i risultati danno ragione a questa filosofia”.
Duecentosessanta aerei manutenuti in un anno – 200 per manutenzione pesante e 60 per manutenzione leggera -, 5 hangar, più un sesto dedicato esclusivamente alla verniciatura, circa 1.000 check effettuati nelle facility presso lo scalo aeroportuale di Capodichino. Sono i numeri dell’azienda di Gianni Lettieri, sempre più proiettata verso i mercati internazionali attraverso la fornitura di servizi di alta qualità a prezzi competitivi.
Atitech ha rapidamente aumentato il portafoglio clienti negli ultimi anni, proponendo i propri servizi – dalla manutenzione per aerolinee italiane e straniere alla verniciatura, dalle ispezioni ad alto contenuto di tecnologia al supporto logistico – alla maggior parte di vettori presenti nell’EMEA (Europe – Middle East- Africa).
Attualmente l’azienda ha in linea di lavorazione contemporaneamente 20 aerei che rappresentano compagnie di 11 paesi tra Europa, Middle East e Usa – tra le più importanti figurano Alitalia, Airfrance, Ryanair, Euroatlantic, Blupanorama, Mistral – e ha sottoscritto un contratto pluriennale in esclusiva per la gestione della flotta Airbus A 319 dello Stato italiano e la flotta ATR della Guardia di Finanza.