Nella maggior parte delle grandi città sono state applicate specifiche detrazioni.
Ecco il quadro della situazione nelle principali città del Sud elaborato dalla Confedilizia.
Agrigento- 2,5 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9) 0,4 per mille (cat. catast. A1-A8-A9)
Avellino – 2,5 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9) 0,5 per mille (cat. catast. A1-A8-A9)
Bari – 3,3 per mille (escluso categoria catastale A1-A8-A9)
Barletta – 3,3 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9) 0,2 per mille (cat. catast. A1-A8-A9)
Benevento – 2,5 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
Brindisi – 1,5 per mille
Cagliari – 2,8 per mille (fino a 1.250 euro di rendita catastale non rivalutata) 3,3 per mille (da 1.251 euro di rendita catastale non rivalutata)
Caltanisetta – 2,5 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
Caserta – 2,5 per mille
Catania – 3,3 per mille (escluse cat. catast. A1-A4-A5-A6-A8-A9) 0,8 per mille (cat. catast. A1-A8-A9)
Catanzaro – 1,2 per mille (escluso categoria catastale A1-A8-A9)
Cosenza – 2,5 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
Crotone – Delibera non pubblicata sul sito delle Finanze al 18.9.’14
Enna – Delibera non pubblicata sul sito delle Finanze al 18.9.’14
Foggia – 3,3 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
Lecce – 2,5 per mille (cat. catast. A2-A3-A4-A5-A7) 2 per mille (cat. catast. A1-A8-A9) 1 per mille (cat. catast. A6)
Matera -1 per mille
Messina – 3,3 per mille (cat. catast. A2-A3-A4-A5-A6-A7)
Napoli – 3,3 per mille (escluso categoria catastale A1-A8-A9)
Palermo – 2,89 per mille (categoria catastale A2-A3-A4-A5-A6-A7)
Potenza – 2,5 per mille (escluso categoria catastale A1-A8-A9)
Ragusa – Azzeramento imposta
Reggio Calabria – 2,5 per mille (cat. catast. A2-A3-A4-A5-A6-A7) 2 per mille (cat. catast. A1-A8-A9)
Salerno – 3,3 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
Sassari – 2 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
Siracusa – 2,3 per mille
Taranto – 2 per mille (cat. catast. A2-A3-A4-A5-A6-A7) 2,5 per mille (cat. catast. A1-A8-A9)
Tempio – Pausania 2 per mille
Teramo- 3,3 per mille
Trani – 2,5 per mille
Trapani – 2,5 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
Vibo Valentia – 2,5 per mille (escluso cat. catast. A1-A8-A9)
IUC (IMU-TASI-TARI), QUADRO RIASSUNTIVO
Il complesso quadro delle imposte locali scaturito dalla legge di stabilità richiede continui
sforzi di memoria solo per tenere a mente gli elementi essenziali dei diversi tributi dovuti,
scadenze in primis. Di seguito si ricordano allora gli elementi essenziali della IUC, la
sedicente imposta unica comunale che in realtà – dietro la propria tranquillizzante
definizione – nasconde tre distinti tributi, diversi fra loro anche in quelle parti (come i
termini di versamento) che ben avrebbero potuto essere uniformate, per ridurre i disagi dei
cittadini.
IMU
Per l’IMU, passata la scadenza del 16 giugno per il pagamento della prima rata (pari al
50% di quanto dovuto per il 2014, determinato applicando aliquote e detrazioni stabilite
per il 2013), il prossimo appuntamento è previsto per il 16 dicembre, con il pagamento del
saldo dell’imposta, da determinarsi sulla base di quanto deciso dai Comuni per il 2014.
TASI
Se il Comune non ha inviato deliberazioni TASI al Dipartimento delle Finanze entro il 23
maggio (per la pubblicazione sul sito delle Finanze entro il successivo 31 maggio), il
versamento della prima rata del tributo deve essere effettuato entro il 16 ottobre. A tal
fine, i Comuni devono inviare le delibere alle Finanze entro il 10 settembre, per la
pubblicazione delle stesse entro il 18 settembre sul sito delle Finanze.
Nel caso in cui il Comune non invii delibere TASI entro il 10 settembre, l’imposta è dovuta
applicando l’aliquota di base pari all’1 per mille e dovrà essere versata in un’unica
soluzione entro il 16 dicembre.
Sempre nel caso di mancato invio della delibera TASI entro il 10 settembre nonché in caso
di mancata determinazione della percentuale da porre a carico dell’occupante (fra il 10 e il
30%), la Tasi dovuta dall’occupante “è pari al 10% dell’ammontare complessivo del tributo,
determinato con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale”.
TARI
Quanto alla TARI (la nuova tassa sui rifiuti), la legge prevede che sia ogni singolo Comune
a stabilire le relative scadenze, “prevedendo di norma almeno due rate a scadenza
semestrale e in modo anche differenziato con riferimento alla TASI”.