Dal prossimo luglio il taglio del cuneo fiscale produrrà un vantaggio economico per 4,3 milioni di lavoratori dipendenti con redditi da 26.600 fino a 40 mila euro, attualmente esclusi dal bonus di 80 euro, che beneficeranno di una detrazione che oscilla tra i 100 e i 16 euro mensili. Inoltre gli 11,7 milioni di lavoratori con redditi da 8.200 a 26.600 euro che già hanno in busta paga il cosiddetto “bonus Renzi” continueranno a riceverlo, ma in forma “potenziata”: con gli ulteriori 20 euro, il vantaggio complessivo salirà a too euro mensili. Coinvolge nel complesso 11,7 milioni di lavoratori l’operazione finanziata dalla legge di Bilancio con 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi nel 2021, illustrata ieri a palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte, i ministri Roberto Gualtieri (Economia), Nunzia Catalfo (Lavoro) il viceministro Laura Castelli (Economia), ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Chiuso l’incontro con i sindacati, Laura Castelli si è precipitata a Paola, in Calabria per sostenere il candidato dei Cinque Stelle alle regionali del 26 gennaio. Castelli è rimasta viceministra all’Economia anche nel governo giallorosso, dopo l’esperienza con la Lega. «Nessun problema con il ministro Gualtieri, quando si lavora col cuore e su obiettivi comuni le soluzioni si trovano sempre», dice tra un comizio e l’altro. Alla domanda su come come giudica il primo tavolo per tagliare le tasse ai lavoratori, risponde: «Sono soddisfatta, è un inizio. Cominciamo nel migliore dei modi questo percorso che ci porterà alla riforma fiscale. In un clima nuovo, costruttivo. Fatto di confronto e ascolto con i sindacati».