È stata presentata presso il Museo Archeologico di Napoli la
convenzione stipulata tra il Parco archeologico dei Campi Flegrei e
il dipartimento di Agraria dell’Università Federico II.
I due enti hanno avviato un percorso integrato per tenere insieme, in
un racconto unitario, i valori unici dell’area flegrea – ecologici,
vulcanologici, agrari, archeologici – dando vita ad una rete di
itinerari affascinanti tra natura, paesaggio e storia.
Un sistema di realtà suggestive per censire, catalogare, posizionare e
inserire i tanti aspetti dei Campi Flegrei, in un’ottica di promozione
innovativa, capace di abbracciare le molteplici facce del Parco,
coniugando la particolare bellezza archeologica a quella naturale.
«Nei colori del logo del Parco Archeologico dei Campi Flegrei – spiega
il direttore Paolo Giulierini – sono racchiusi gli elementi che lo
costituiscono: il rosso per l’area vulcanica, il verde per la speciale
flora e il blu del mare, tra le lettere del nome che rappresentano i
monumenti archeologici. Parliamo di un’area senza paragoni, da
esportare e promuovere con il contributo di tutte le forze sane che in
qualche modo la vivono».
Dagli aspetti tecnici, come la valutazione dei siti attraverso il
ruolo delle piante biodeteriogene, alla relazione esistente tra un
paesaggio agricolo quasi intatto e i luoghi della cultura dei Campi
Flegrei: una strategia che consentirà di studiare e promuovere nei
diversi aspetti l’ampio patrimonio storico, al fine di gestire in
maniera unitaria un’area unica al mondo, per caratteristiche naturali
e storiche-culturali. Fino alla realizzazione di un nuovo itinerario
paesaggistico, che metta in rilievo le particolarità del territorio.
Ha introdotto il convegno di presentazione Maria Rosaria de Divitiis,
Presidente Fai Campania. Hanno illustrato i lavori in corso Riccardo
Motti, Dipartimento di Agraria, Università Federico II, fautore del
progetto; Antonello Migliozzi, Dipartimento di Agraria, Università
Federico II ed Antonio di Gennaro, Delegato Ambiente Fai Campania.