A molte persone è capitato nella vita di voler provare ad aprire una propria attività, ovvero uno dei metodi migliori per guadagnare una totale indipendenza economica. Di contro, va però detto che l’apertura di un’azienda è un’operazione da compiere con grande attenzione, sia per una questione di futuro dell’impresa, sia per fare tutte le cose nel modo giusto da un punto di vista burocratico. Ci sono dunque alcuni aspetti fondamentali da chiarire, che scopriremo insieme proprio in questa guida, dall’iter fino ad arrivare alle varie forme giuridiche possibili.

L’idea di base e la forma giuridica adeguata

Prima di tutto, è importante sottolineare che alla base di una buona attività deve sempre trovarsi una buona idea, innovativa e diversa dalle altre. Senza questo elemento, un’azienda è destinata a fallire prima ancora di aprire i battenti, perché si ritroverà immersa in un mercato ricco di offerta e dunque troppo competitivo per una realtà nascente che non offre nulla che possa differenziarla.

Vanno poi comprese e conosciute anche le forme giuridiche delle aziende in Italia, da cui una neonata azienda ha la possibilità di scegliere. Queste vanno infatti dalla Snc alla Sas, passando per le Srl, le Spa e anche le cooperative; si consiglia quindi di studiarle singolarmente in ogni dettaglio prima di avventurarsi in questo mondo, per avere tutte le informazioni necessarie.

Le cose da sapere prima di aprire un’attività

Avere i requisiti: innanzitutto bisogna possedere tutti i requisiti necessari. Si fa ad esempio riferimento alla maggiore età e al non avere fallimenti precedenti in sede aziendale. Bisogna essere inoltre residenti in Italia e avere la fedina penale pulita, perché chi ha commesso reati non può aprire nessuna attività a proprio nome. Naturalmente in base al tipo di attività potrebbero aggiungersi anche altri requisiti, che è quindi il caso di approfondire di volta in volta con un professionista esperto del settore.

Il budget di partenza: è fondamentale stabilire un budget di partenza, che può variare da diversi fattori come dal posizionamento e le dimensioni del locale, dal numero di dipendenti o dalla tipologia di attività svolta. Questa somma iniziale va analizzata e valutata bene, anche perché in futuro sarà necessario calcolare gli indici di bilancio, come viene spiegato sul sito di iCribis ad esempio. Tali indici sono utili per capire se la propria attività è in salute e per calibrare i vari provvedimenti da prendere in corso d’opera. Nell’analisi economico-finanziaria esistono diversi indici di bilancio, tra questi ci sono: MOL (Margine Operativo Lordo), ROI (Return On Investment) e ROS (Return On Sales)

L’iter burocratico: per non commettere errori si consiglia anche in questo caso di avvalersi della consulenza di uno specialista. Per iter burocratico si fa riferimento ai vari step necessari per aprire una società, come l’apertura di una partita iva, l’iscrizione al registro delle imprese, la comunicazione di inizio attività e la regolazione della propria posizione con l’INPS e con l’INAIL.

Il business plan: la parola d’ordine è organizzazione, e per organizzarsi al meglio è indispensabile la stesura di un business plan professionale. Questo documento metterà nero su bianco le previsioni di spesa e di guadagno, oltre a delineare quelli che sono gli obiettivi che la neonata azienda intende raggiungere nel tempo. Inutile specificare che anche qui serve il supporto di un professionista.