Un 19enne di Fasano, in provincia di Bari, ha rischiato la vita per il Blackout Challenge. E’ una delle sfide virali con cui gli adolescenti si mettono alla prova per dimostrare di essere dei veri duri, superare i limiti, sentirsi parte di un gruppo, sballarsi… Obiettivo del Blackout Challenge è di provocarsi uno svenimento privandosi dell’ossigeno da soli (o chiedendo aiuto a qualcuno) per qualche minuto.
[rev_slider alias=”blackout-challenge”]
Per il 19enne di Fasano qualcosa è andato storto: è svenuto, cadendo e battendo la testa. I suoi amici hanno chiamato i soccorsi. Il giovane è stato portato nel Punto di Primo Intervento di Fasano per i primi controlli. Si sta verificando che non ci siano danni cerebrali a seguito della mancanza di ossigeno.
La Rete ha reso virale la diffusione di questo pericolosissimo “gioco” conosciuto anche con i nomi di pass-out challenge o chocking game.
Solo negli Stati Uniti in un anno sono morti 82 adolescenti e in Italia già lo scorso febbraio un ragazzino, nel tentativo di provocarsi lo svenimento, è morto impiccato dal cavo della sua Playstation.
Secondo psicologi e terapeutici sia a livello famigliare sia a livello scolastico non c’è abbastanza sensibilizzazione sui rischi e sui pericoli delle varie challenge
Come accorgersi del pericolo?
Ecco i segnali che dovrebbero allertare un genitore attento:
- se il figlio diventa apatico,
- se passa troppo tempo attaccato al cellulare,
- se smette di uscire con gli amici
- se esce più spesso, torna tardi, non dà indicazioni di dove vada o con chi si veda
- se dorme poco o cambia le abitudini alimentari
- se diventa meno comunicativo e più musone.
Un disagio che è riduttivo e pericoloso liquidare come “paturnie da adolescente”.