Ritornano gli slogan antimeridionali sul giornale della Lega. Nulla di nuovo, per carità, il movimento fondato da Bossi e ora eterodiretto ci ha abituato a questo e ad altro. Ma, questa volta, parlando di 100 miliardi e sparandoli in prima pagina, dice cose due volte false. I miliardi di cui parla sono quelli dei Fondi strutturali europei dell periodo 2014-2020 finanziati al 50% dal Fas (letteralmente prosciugato negli ultimi anni dalle manovre e dalle leggine pro-Nord targate Tremonti). Inoltre, questi soldi (che per il 20% andranno anche alle regioni meno sviluppate del Centro Nord) sono destinate, dall’Europa, esclusivamente al Sud così come a tutte le altre aree in ritardo di sviluppo del Vecchio Continente. Insomma, nessuno scandalo. Anzi, per la verità, lo scandalo è un altro: negli ultimi venti anni la spesa pubblica destinata al Sud è andate sempre più calando e, di fatto, i fondi comunitari da aggiuntivi hanno di fatto sostituito la spesa corrente. Vale la pena ricordare alcuni dati riportati da Giorgio Ruffolo in un suo articolo che smentisce tanti luoghi comuni sul Mezzogiorno.
Non è vero che l’intervento straordinario non ha sortito alcun effetto. ” Tra il 1950 e il 1975 il divario tra Nord e Sud si ridusse di venti punti. Dalla fine degli anni Settanta il divario è risalito sia perché sono entrati in crisi i settori su cui si era basata la crescita industriale del periodo precedente sia perché gli investimenti sono stati sostituiti da trasferimenti correnti che alimentano i consumi anziché le infrastrutture e la base industriale. Negli ultimi trent´anni il divario è risalito fino al 40 per cento nel 2009″.
Altra bugia di marca leghista: il trasferimento da tutto il Nord a tutto il Sud. “No: sono cinque le regioni che registrano un deflusso netto di risorse. Certamente la Lombardia il Piemonte e il Veneto. Ma anche Emilia e Lazio, dunque «Roma ladrona». E ricevono cospicue risorse dall´esterno non solo le Regioni del Sud ma anche quelle del Nord come Trentino Friuli e Valle d´Aosta”.
Altra bugia: se il Nord fosse liberato dal peso del Sud la sua economia ne trarrebbe vantaggio. “Non è vero. Nel periodo durante il quale l´afflusso di risorse al Sud si è ridotto anche il Nord ha segnato un declino. Infine, un´altra bugìa: il Sud riceve risorse in proporzioni superiori alla sua popolazione. A parte che ciò sarebbe quanto mai opportuno, non è vero. La percentuale della spesa pubblica erogata al Nord costituisce il 70 per cento del totale a fronte di un 60 per cento della popolazione”.
Forse sarebbe ora che anche i meridionali facessero sentire con più forza la loro verità.
a.t.