Per chi stesse cercando un blog sui temi ambientali ed energetici “tuttointornoanoi.it” ha da poco compiuto un anno!
La rivista online racconta di ciò che sta accadendo in questo momento di grandi rivoluzioni.
In Italia, per esempio, è nato il “Ministero della Transizione Ecologica”. Una quasi “fisiologica” trasformazione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Cosa vuol dire?
Attualmente, le fonti rinnovabili stanno diventando alternative sempre più valide ai combustibili fossili, per spianare la strada a un futuro sostenibile.
Nel frattempo, il concetto di economia circolare diventa realtà e prende il posto della cosiddetta “economia lineare”. Si tratta di:
- rendere efficiente l’uso delle risorse
- chiudere i cicli dei flussi di materiali recuperandoli il più possibile (se non completamente)
- prevenire i rifiuti e lo spreco
- evitare l’inquinamento.
Tutto ciò è possibile soprattutto grazie ad una migliore progettazione di prodotti e materiali. Facendo in modo di mantenerli in vita il più a lungo possibile.
Inoltre, l’economia circolare si basa sul riciclaggio, è questo che permette di “chiudere i cicli”.
Quindi le persone, in realtà, non saranno costrette a cambiare radicalmente le loro abitudini.
Le rivoluzioni di cui si parla, dunque, riguardano soprattutto la mentalità di produttori e consumatori.
Alla ricerca di un modo di vivere sostenibile “Tutto Intorno a noi”.
Economia circolare e recupero dell’energia per un futuro sostenibile
Dalle notizie che giungono attraverso Tutto Intono a Noi, grazie agli approfondimenti sull’economia circolare e la transizione energetica, un grande passo avanti per il recupero e la valorizzazione delle materie prime è il riciclaggio.
Non è un’informazione banale considerando il fatto che quanto arriva alle orecchie dei consumatori spesso risulta contraddittorio.
Bisogna sapere che le società di gestione dei rifiuti possono cambiare radicalmente il loro contributo grazie alla trasformazione del settore produttivo.
Per esempio, si sa che le bottiglie di bevande spesso usano plastiche diverse per il corpo, il tappo e l’etichetta.
Se queste si mischiano nel processo di riciclaggio riducono la qualità del materiale riciclato, ma separarle è scomodo.
Per questo si pensa alla possibilità riprogettare la produzione. Per garantire che tutto sia il più possibile riciclabile.
Un’altra strategia per “chiudere” i cicli dei flussi di materiali riguarda l’energia genarata dai rifiuti: bruciando il materiale scartato si può generare elettricità.
Questo processo ha sostituito la discarica come principale metodo di trattamento dei rifiuti domestici nel Regno Unito.
D’altra parte, bruciare materiali che potrebbero essere riciclati significa perdere tutto ciò che è stato investito in essi: denaro, energia, acqua e lavoro.
Materiali come le fibre nei tessuti, purtroppo, vengono sostituiti da risorse vergini, perpetuando l’impatto insostenibili dell’estrazione delle risorse.
Le risorse vergini e la riduzione dei consumi
Un cittadino medio, nel Regno Unito, compra 26,7 kg di vestiti all’anno. (Picco massimo in Europa.)
Un milione di tonnellate di materiale viene scartato ogni anno in Inghilterra come “immondizia”.
La maggior parte dei vestiti cestinati e non differenziati vengono inceneriti. Quindi, viene riciclato sempre meno materiale: dal 17% all’11% dal 2010 ad oggi.
E i vestiti nuovi raramente contengono una percentuale significativa di materiale riciclato. Quindi è un settore che va a sostenere la domanda di risorse naturali vergini.
Le fibre recuperate, invece, potrebbero essere adatte anche, semplicemente, ad applicazioni di basso valore. Utili per produrre tappeti e isolanti.
Quindi per l’efficientamento energetico delle case e degli uffici.
Le aziende produttrici potrebbero usare più materiale riciclato anche nei nuovi prodotti, creando un mercato più ampio per i materiali recuperati.
In ogni caso, secondo gli esperti, la quantità totale di materiali vergini deve essere ridotta, soprattutto all’interno dei sistemi economici dei paesi sviluppati.
Per questo, ispirarsi ai principi dell’economia circolare, farà una grande differenza. Per tutti!