Leggere, alcuni giorni fa, dalle pagine di una testata che, “secondo autorevoli studi”, la città di Petelia fosse allocata sul colle che ospita gli scavi di Castiglione di Paludi, ci ha fatto sobbalzare dalla sedia. Certo in chiave satirica potrebbe anche avere una valenza, tuttavia rinsaldando i piedi per terra si arriva al paradosso.
Non bastava che qualcuno mettesse in dubbio la storicità indiscussa, testimoniata da centinaia di testi e documenti autorevoli, di una serie di cose, prima fra le quali la paternità crotoniate della Scuola di Pitagora. No! Adesso siamo arrivati a spostare anche le città. Come se domani scrivessimo, assecondando le nostre “fonti attendibilissime”, che Roma, in verità, era l’antica capitale dei Piceni e che Felsina, in realtà, non è Bologna, ma una frazione di un Comune in provincia di Cosenza.
Dunque, complici i cittadini disinteressati al risveglio culturale e la distrazione di qualche politico “in altre faccende affaccendato”, anche l’antica e nobilissima Petelia cambia allocazione geografica, passando da Strongoli a Castiglione di Paludi.
Per carità, non ce ne voglia nessuno, ogni luogo gode di una propria storia gloriosa… Proprio per questo, la domanda nasce spontanea (direbbe il grande Lubrano): che necessità c’è di impossessarsi a tutti i costi della storia altrui? Noi una risposta ce la saremmo anche data… Vuoi vedere che, a raccontare mille volte la stessa vacuità, finisce che qualcuno ci creda? Del resto, sullo Jonio, siamo aduso a subire ruberie! È la storia degli ultimi 50 anni, ahinoi drammaticamente reale purtroppo, e non già artatamente ricostruita da fantasiose vedute. Quindi deallocati lentamente i servizi, un tempo presenti, dimenticate le popolazioni, abbandonati dallo Stato quasi come se fossimo degli appestati, disconosciuti nella nostra territorialità, oggi, maldestramente, si tenta di privarci della nostra identità storica giocando a monopoli, spostando come pedine di una dama le coordinate geografiche di Petelia.
Chissà domani cosa ci attenderà? Magari la nobile Sybaris, si scoprirà essere stata colonia fondata dagli Anglosassoni e l’indomita Kroton edificata dagli Etruschi.
Bando alle ciance! Per fortuna, nonostante il tentativo di qualche moderno sofista di venderla al miglior offerente, della storia non si può essere depredati. La Storia ha una sola pretesa: essere raccontata così come è!
Evviva Petelia, evviva Strongoli, evviva Castiglione di Paludi, evviva Crotone ed evviva Sibari…. Evviva, anche e soprattutto, la Magna Graecia… Quella non riuscirete mai a sottrarcela.
Gianluca Facente
Domenico Mazza