“Renzi ha preferito pacificare il Pd piuttosto che il Paese. Ma noi non ci tireremo indietro sulle riforme”. Lo annuncia il deputato di Forza Italia, Paolo Russo, durante la diciassettesima puntata della trasmissione “Il Martello”, talk show di approfondimento politico condotto dai giornalisti Ciro Montella e Roberto Esse, con le “martellate” di Rosario Verde, in onda il lunedì sera su Radio Club 91.
A proposito dell’elezione del nuovo capo dello Stato, Russo, rispondendo alle domande dei conduttori e del giornalista Carlo Porcaro, esprime “apprezzamento, e non di circostanza, verso Sergio Mattarella. Avremmo potuto non partecipare al voto e invece la nostra scheda bianca è un atto di rispetto verso un candidato autorevole. Ma pretendiamo anche noi rispetto istituzionale come principale forza di opposizione che sta contribuendo in maniera significativa e determinante alle riforme del Paese. Volevamo provare a concordare insieme un nome prima che Renzi proponesse il nome al suo partito per ricompattarlo. La forma è sostanza”. Sulle possibili conseguenze in Campania, il deputato di Fi chiarisce: “Udc e Ncd hanno avuto la prova provata che possono essere alleati con il Pd solo se non si discutono gli ordini del monarca Renzi. Esce rafforzato, dunque, il buon governo del centrodestra regionale, dove si decide insieme”.
Per il deputato del Psi Marco Di Lello, invece, “ha vinto il Paese perché abbiamo eletto un presidente che rappresenta tutti. E’ anche una prova di responsabilità di questo Parlamento. Non credo ci siano contraccolpi perché il patto del Nazareno comportava una condivisione nella riscrittura delle regole, non sul nome del presidente della Repubblica. Berlusconi? Io sono un garantista, non mi piace la via giudiziaria alla politica e gli riconosco di essere un leader di partito, votato da milioni di italiani. Mi sembra giusto, dunque, che sia stato invitato alla cerimonia al Quirinale. Caldoro? E’ una persona perbene, proviene dalla mia stessa tradizione ma ha scelto il centrodestra. Non ci si può vantare per i tagli ai servizi, dalla sanità ai trasporti”. Sulle primarie del centrosinistra Di Lello, che ha annunciato la sua discesa in campo, è categorico: “Ho lavorato per mesi, senza successo, ad una candidatura unitaria, ora la parola spetta ai cittadini e non credo che qualcuno abbia il coraggio di chiedere un ulteriore rinvio. Chi vuole metterci la faccia, non si tiri indietro, come ho fatto io”.
D’accordo il deputato del Pd Leonardo Impegno, secondo cui l’elezione di Mattarella può essere “l’inizio di un nuovo clima positivo tra la politica e i cittadini”. Sul rapporto tra Pd e centristi, Impegno dice: “Bisogna fare le primarie perché la Campania non è la periferia dell’impero, dove si sospende la democrazia. Vincenzo De Luca è quello che più di altri può vincere contro Caldoro”.
Nella prossima puntata, in onda lunedì 9 febbraio, a partire dalle 20, su Radio Club 91 (95.2 FM e in streaming www.club91.it), i conduttori Ciro Montella e Roberto Esse, con le “martellate” di Rosario Verde, affronteranno con tanti ospiti altri temi di attualità politica.