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Pompei: presto ma soprattutto bene |
la redazione |
Italia Nostra registra con profonda preoccupazione l’evolversi della situazione del sito di Pompei.
A fronte di nuovi crolli e di una situazione di ritardo complessiva del così detto “Grande Progetto Pompei” lanciato dal governo, occorre che i provvedimenti tempestivamente previsti fin dallo scorso agosto nel “Decreto Valore Cultura”, siano attuati al più presto. In quell’occasione (http://www.italianostra.org/?p=31036) Italia Nostra tornò a sottolineare la necessità di prevedere, per la direzione della struttura prefigurata nel Decreto, una personalità di comprovata competenza scientifica e amministrativa da identificare all’interno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo. Ancora aperte, anche sotto il profilo giudiziario, sono le ferite derivate al sito dallo sventurato commissariamento di Protezione Civile con il quale si è preteso di aggirare (2008-2010), con soluzioni-scorciatoia, una corretta gestione del sito fondata innanzi tutto su un’estensiva e continuativa attività di manutenzione e restauro. I ritardi e le difficoltà di quest’ultima stagione sono figli di quella gestione che, in cambio di poche effimere iniziative mediaticamente spendibili, ha praticamente azzerato le attività di tutela, come Italia Nostra ha ripetutamente denunciato. Così come a L’Aquila, dove, finalmente archiviata l’epoca dei commissariamenti, non per caso gli organi del Ministero sono stati in grado di aprire la stagione del restauro e anzi stanno attivando un circolo virtuoso a favore della ricostruzione del centro storico, anche a Pompei è il Ministero con i propri tecnici che devono essere messi in grado di operare in prima persona per il recupero del sito. Pompei è da sempre simbolo nel bene e nel male dello stato del patrimonio italiano di fronte al mondo intero: come ha più volte ribadito lo stesso ministro, anche in occasione del suo intervento al recente Convegno Nazionale di Italia Nostra a Fermo (http://www.italianostra.org/?p=31693), è lo Stato italiano che si deve occupare di questo patrimonio che appartiene all’insieme dei suoi cittadini, esprimendo in questo il meglio delle proprie capacità e competenze. Italia Nostra pertanto richiede al presidente del Consiglio Enrico Letta, cui spetta la nomina del direttore del Progetto e al ministro Massimo Bray, cui spetta la designazione, di ribadire, con una scelta ispirata esclusivamente da criteri di comprovata professionalità nel settore specifico dei beni culturali, uno dei criteri cui il Governo attuale ha dichiarato più volte di ispirarsi, il merito e la competenza. Una scelta siffatta, che non può che essere orientata all’interno del MiBACT, avrebbe anche l’effetto di rilanciare una struttura, quella ministeriale, da anni in stato di grave sofferenza, anche e soprattutto a causa di irresponsabili decisioni politiche che ne hanno fortemente limitato le risorse: non è sottraendo responsabilità e compiti ai tecnici che si ottengono risultati duraturi, ma mettendoli in grado di esercitare al meglio le proprie funzioni. È anch’esso uno dei criteri, cui si ispira, riteniamo, il recentissimo documento della Commissione di Riforma e rilancio del MiBACT criterio che Italia Nostra approva e che va pertanto ribadito con questa scelta decisiva per il futuro di Pompei. |