«La rimozione delle telecamere di videosorveglianza dall’abitazione a Crotone del pm antimafia Pierpaolo Bruni è avvenuta, a quanto pare, su iniziativa del prefetto, Maria Tirone. Dopo la recente notizia del piano di morte destinato al magistrato, non si comprende in alcun modo l’attuale mancanza di quelle telecamere». Lo affermano i deputati M5s Andrea Cecconi, capogruppo alla Camera, Francesco d’Uva, capogruppo in commissione Antimafia, e Dalila Nesci, che stamani ha incontrato il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, informandolo della vicenda. Nesci ha inoltre presentato due interrogazioni, ancora pendenti, per elevare il livello di protezione del magistrato Bruni.
I parlamentari Cinque stelle proseguono: «Visto l’altissimo rischio del pm Bruni, chiediamo che sia convocato subito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica».
I deputati M5s sottolineano: «Non c’è un solo minuto da perdere. A Crotone si videro i bazooka della ‘ndrangheta, ora l’allarme è massimo per il magistrato calabrese».
Cecconi, D’Uva e Nesci concludono: «I vertici dell’Interno aumentino immediatamente tutte le tutele per il pm Bruni e dispongano il ripristino delle telecamere rimosse, risolvendo in settimana».