L’anno scorso, in occasione del quarantesimo anniversario dalla morte del più grande imitatore di tutti i tempi, l’indimenticato e indimenticabile Alighiero Noschese, il quale nacque in via Palizzi, nel quartiere del Vomero, il 25 novembre 1932, inoltrai al Comune di Napoli, un’ulteriore istanza affinché finalmente a uno dei personaggi dello spettacolo più amati dagli italiani, scomparso prematuramente il 3 dicembre 1979, fosse intitolata una strada del capoluogo partenopeo. Dopo la mia richiesta la commissione toponomastica del Comune di Napoli, nel corso di una riunione svoltasi a gennaio di quest’anno, finalmente approvò la proposta in questione. Da allora è trascorso quasi un anno ma del completamento del’iter, anche con l’individuazione della strada e l’apposizione delle lapidi, non si è saputo più nulla. Un’intitolazione per la quale mi batto da tempo e che, per la verità, avrebbe dovuto trovare attuazione a Napoli, così come già avvenuto in altre città, come Roma e S. Giorgio a Cremano. A questo punto l’auspicio è che anche la città che gli diede i natali, seppure dopo 41 anni dal decesso, ricordi il “Fregoli delle voci”, con una strada a lui dedicata, completando, in tempi rapidi, tutte le attività successive all’approvazione succitata.
Gennaro Capodanno