«Se si va al voto prima del referendum, il problema non si pone. Ed è questo, con un governo che fa la legge elettorale e poi lascia il campo, lo scenario più probabile». Giuliano Poletti ha appena ascoltato l’annuncio della Consulta a proposito dei tre quesiti referendari della Cgil sul Jobs Act. ll ministro del Lavoro, riconfermato nel governo Gentiloni, prevede elezioni anticipate, che consentirebbero di congelare per un anno i referendum. La Corte costituzionale ha detto ieri che l’11 gennaio deciderà se i quesiti sono ammissibili. Se desse il via libera, i referendum si svolgerebbero tra aprile e giugno.