Unità immobiliari, rapporti bancari, autovetture, quote societarie relative a importanti aziende di autoparcheggio, locazione di capannoni, movimento merci e trasporto per conto terzi, nonché altre attività operanti nel settore della ristorazione. Sono questi i beni sequestrati oggi dal provvedimento eseguito stamattina dagli uomini della dia di Roma, disposto dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda di Napoli. Proprietari dei beni sono Roberto Moccardi ed la moglie Anna D’orta, entrambi in arresto.
La coppia, secondo quanto ricostruito dalle indagini, sono coinvolti in operazioni di riciclaggio e reinvestimento dei profitti criminali. Moccardi e la moglie, secondo gli investigatori, hanno contribuito alla realizzazione di una rete di imprese finanziate dai vertici del clan che garantivano una ramificata infiltrazione in larghi settori del tessuto socio-economico cittadino.
Il valore stimato dei beni sottoposti a sequestro é di circa 70 milioni di euro. I coniugi sono imputati nel processo contro Edoardo Contini ed altre 168 persone (tra cui numerose in stato di detenzione) che si celebra innanzi al Gup presso il Tribunale di Napoli. L’udienza preliminare avrà inizio il prossimo 30 dicembre.