“L’annuncio degli editori de ‘La Stampa’ e del ‘Secolo XIX’, John Elkann e Carlo Perrone, di un progetto che entro l’anno integrera’ i due quotidiani in una nuova societa’ comune richiede grande attenzione per la portata dell’improvvisa comunicazione e suscita amarezza per le svolte che la crisi economica e quella dei giornali stanno determinando. Anche giornali storici, da soli, rischiano di non farcela piu'”. E’ il commento di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa. “E non bisogna dimenticare – continua Siddi in una nota – che Elkann e’ l’azionista di maggioranza relativa del Corriere della Sera, giornale attorno al quale si giocano rilevanti partite del sistema editoriale italiano. I poli editoriali sono un tema di discussione sia per le soluzioni da dare alla crisi, sia nei dibattiti sul riassetto del sistema”. Per il segretario della Fnsi, “l’alleanza dovra’ essere chiarita in tutti i suoi effetti, editoriali, organizzativi, occupazionali e nella relazione con l’identita’ delle due importanti testate del Nord Ovest che, da Torino e Genova, da quando esistono, sono bandiere rappresentative del Piemonte e della Liguria che hanno sempre parlato al resto del Paese. I discendenti di quelli che avevano creato i poli industriali piu’ antichi del Paese, gli Agnelli e i Perrone, si mettono insieme cento anni dopo siglando un patto che pare molto piu’ di una semplice pax editoriale, assumendo come motivo la crisi del settore. I bilanci delle due testate non hanno il segno piu’ e gia’ sono stati all’origine di pesanti piani di riorganizzazione pagati con riduzione di organici, prepensionamenti e, oggi, con il contratto di solidarieta’ al Secolo XIX”. “Occorre ora – insiste Siddi – che siano messi in chiaro, nel corretto confronto con le parti sociali e nel rispetto dei tempi e delle regole previste per questi passaggi societari, i contenuti di tutta l’operazione. Se la nuova impresa rafforzera’ identita’ delle testate e progettualita’ editoriale, avendo al centro il lavoro, in particolare i giornalisti patrimonio essenziale, per migliorare offerta e risultati, sara’ una cosa. Se invece si puntera’ tutto sulla razionalizzazione tecnica, con disinvestimenti editoriali piu’ o meno lineari, sara’ impossibile parlare di svolta. La Fnsi sara’ vicina ai Comitati di redazione e ai colleghi del ‘Secolo XIX’ e de ‘La Stampa’ e alle Associazioni di Stampa della Liguria e del Piemonte, sia nell’indispensabile confronto aziendale e in sede nazionale, sia nell’opera di salvaguardia e valorizzazione dei posti lavoro nell’ipotesi di nuovo processi editoriali coordinati, perche’ davvero si vada verso una condizione di nuova solidita’ e fiducia. La situazione sara’ seguita attentamente in tutti i suoi aspetti, avendo riguardo per il valore e del lavoro giornalistico e delle articolate presenze nei territori, in alcuni dei quali sinora i due quotidiani agiscono in regime di concorrenza o con altre alleanze, come nel caso della ‘Stampa’ con ‘Il Corriere Mercantile’. Sicuramente l’annuncio di oggi deve far riflettere anche Governo e Parlamento sia sui significati della crisi dei giornali, sia sull’esigenza di intervento piu’ qualificato per il pluralismo dell’informazione”. (ANSA).