di Idamaria Marini
“Aveva riso, quella volta, di quell’immaginazione così infantile e già allora si era preoccupato di aver sorriso. Gli era ricapitato di sorridere e non aveva mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno.”
Fausto Albini, in una giornata come tante altre, disegna un cerchio sulla sabbia con un ramo spezzato e ha un malessere per cui viene portato in PS e viene ricoverato nel reparto Dei Disturbi Affettivi quello dove vengono trasferiti tutti i cittadini di DF con problemi di rotondità sentimentale. Li incontra alcuni personaggi che si riveleranno fondamentali per il romanzo: Manlio Cuzzocrea che ha pianto per giorni interi senza motivo, Andrea Razzone scoperto a leggere dei libri di nascosto e Angelo Siani che sogna ogni notte la madre che non ha mai conosciuto.
“quello era il reparto di chi non ha nessuna malattia fisica verificabile, che ne so, disse, un osso rotto o una valvola del cuore che non funziona, qui è dove ci mettono a noi che siamo mezzi matti, che abbiamo avuto pensieri da non avere, ci bombardano di farmaci e cercano di metterci a posto con il cervello”.
É allarme!! Il sistema DF, che prevede bambini sottratti ai loro genitori, mogli a rotazione, pasti stabiliti, colori vietati, lavori imposti, divieto di scelta e libertà, probabilmente non funziona più. Il governo di DF, nella persona del presidente Bussoli, è molto preoccupato. Governare un popolo che inizia a provare emozioni è diventato pericoloso e bisogno correre ai ripari.
Fino a quel momento tutta la gestione della popolazione era resa possibile grazie al VACCINO inoculato ai neonati.
“Come? Con un semplice additivo mischiato ai vaccini tradizionali che permetteva per il resto della vita la scomparsa dell’empatia o, se non proprio la scomparsa, altrimenti le persone sarebbero diventate sassi difficili da rendere produttivi, un ottundimento che le rendeva docili alle imposizioni e facili a regolamentare come un gregge mansueto che scollina in fila indiana”.
Fausto Albini, grazie all’incontro con la dr.ssa Anna Cordio che avrà un ruolo di rilievo in tutta la storia, ha la conferma che le emozioni esistono ed esiste l’amore, quello che si legge nei libri, libri che sono sempre stati vietati dal sistema DF e che rappresentano la salvezza e la liberazione.
“e fu quello l’istante, un istante fondamentale per la storia che si racconta, in cui Andrea Razzone raccontò a Fausto Albini che esistevano testi che raccontavano di altri mondi e che raccontavano vicende che avevano un inizio e una fine, che si chiamavano libri e che raccontavano di coppie innamorate che non riescono ad amarsi o di amanti che non sono più capaci di innamorarsi una mattina, di coppie che stanno insieme anche per tutta la vita senza nessuna turnazione, e di foreste che non erano deliberate da nessun governo ma s’eran fatte dei semi che nei secoli aveva portato il vento, e di commozione che è un sentimento che fa sgorgare lacrime e tremare il cuore, di rabbia inconsulta, una rabbia con la voglia di spaccare e di fiducia nel credere che domani possa essere un giorno migliore e di cambiamento, di cambiamenti dettati da gente che decide di cambiare senza chiedere il permesso…”
Quando Fausto e i gli altri personaggi si rendono conto che dietro c’è un disegno politico, iniziano a creare un nucleo di resistenza con l’obiettivo di ridare voce alle emozioni, all’empatia e alla libertà.
Giulio Cavalli, con una maestria senza precedenti, ci porta nuovamente nel mondo di DF, già esplorato nel “Carnaio” con cui nel 2019 ha vinto il premio Selezione Campiello. Con questo libro ci racconta una Società castrante, che limita oltre misura la libertà degli individui e i loro sogni rendendoli tutti il più “omologati” possibile per poter avere la capacità di controllarli e gestirli al meglio.
Una scrittura con poca punteggiatura, con i dialoghi che si susseguono senza pause o virgolette: un flusso di emozioni che non riesce ad esplodere.
Nuovissimo testamento è stato definito un romanzo distopico con il quale si entra immediatamente in sintonia facendovi toccare delle corde inespresse e arriverete a comprendere il vero valore dell’empatia.
Lunedì 5 aprile alle 21.00 circa il Circolo Della Lettura Barbara Cosentino di Roma vi aspetta.
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