La notizia è sui giornali. E in clamore consegue solo alla rottura del crociato di Ghoulam, terzino sinistro del Napoli, durante la recente partita con il Manchester City. E riguarda Antonio Bassolino, ex sindaco ed ex governatore, che ha detto “Batti il Cinque” al cittadino numero 1 di Napoli, Luigi De Magistris. In effetti l’ex sindaco e governatore si è appena – come dire? – “svincolato” dalla sua squadra d’origine, il Partito democratico. E già questo bastava a fare un certo effetto. Invece pochi giorni dopo ecco che i due ex contendenti a distanza arrivare agli incontri ravvicinati di un certo tipo. Prove di dialogo, un piccolo miracolo, che è successo?
MIRACOLO A SAN GIACOMO
Succede che da oggi in poi può accadere di tutto. In effetti Antonio Bassolino ha lasciato il partito democratico per veleggiare verso Mdp. E cioè l’aggregazione di sinistra alla quale vorrebbe iscriversi anche DeMa per conquistare qualche posto in Parlamento. Ecco quindi perché sono cambiati i toni: «Se Bassolino dovesse passare dalla critica a un atteggiamento più dialogante nei confronti dell’amministrazione non potremmo che esserne contenti», cinguetta de Magistris. Può accadere anche che il DeMa abbia trovato sulla sua strada un insolito advisor. Anzi di più: un personal trainer. Anzi di più: un maestro.
E’ noto che negli ultimi tempi, un po’ per celia e un po’ sul serio, Bassolino aveva mandato segnali critici, anche ironici, ma di tipo distensivo. Della serie: se ci fosse un sindaco a Napoli, si occuperebbe di questo e di quello. Ora che l’intesa con De Magistris sembra profilarsi, potrebbe anche dargli qualche lezione su “come si fa”. Un po’ di formazione da primo cittadino…
FIAT LUX
Gli argomenti su cui cimentarsi non mancano. Si va dalle buche nel manto stradale all’Anm sull’orlo del baratro. Un consiglio al mastro per rimettere in careggiata l’allievo? Comici dalle piccole cose, anche minute. Non forzi troppo la mano…
Un esempio? Mancano poche settimane a Natale. A Napoli, che pure ha avuto un afflusso turistico negli ultimi anni molto vicino al boom, devono averlo dimenticato. Si sono un po’ distratti, anche in tema di luminarie? Evidentemente sì, stando a quanto dichiara Pasquale Russo (Confrcommercio): “Mentre altrove la programmazione riesce a trasformare l’evento natalizio in un attrattore turistico del valore di centinaia di migliaia di euro, a Napoli non si è riusciti ad ottenere l’ok a un progetto di collaborazione che avrebbe consentito, attraverso anche un bando, di illuminare non solo le vie più centrali della città ma anche tutti i borghi e le arterie secondarie, che rappresentano un grande giacimento per il commercio”. Non sono serviti a nulla i numerosi appelli alla collaborazione. “Lo stesso assessore al commercio Ciro Borriello – incalza Russo – aveva accolto nelle scorse settimane le nostre istanze anche per valutare il bando che avrebbe consentito ad importanti sponsor di investire in città. Dopodiché è calato un silenzio assordante e significativo: evidentemente il commercio e le festività natalizie per il Comune non rappresentano una priorità.
Qui ci vuole Bassolino, avvertitelo. Lui che di eventi in città ne sa qualcosa. Il Natale in casa DeMa non sarà “con tutti i sentimenti”, se il rischio di Napoli al buio è concreto come sembra. L’allarme è stato lanciato dalla Confcommercio, ma dello stesso avviso sono anche Consorzio Borgo Orefici e Federazioni orafi campani e i rappresentanti dei centri commerciali naturali di corso Umberto, Toledo Centro, Toledo Spirito Santo, Museo, Borsa, Chiaja.