La raccolta differenziata a Napoli stenta a decollare. Il dato è sotto gli occhi di tutti. Ciò vale, in particolare, per le campane per la raccolta della carta, del vetro, della plastica, sovente piene, con cumuli di rifiuti abbandonati nei pressi. E se questo è già grave per i cosiddetti RSU, rifiuti solidi urbani, diventa micidiale per i RUP, i rifiuti urbani pericolosi, tra i quali vengono annoverati i medicinali scaduti. Per tali prodotti, l’ASIA, l’Azienda Servizi Igiene Ambientale che opera a Napoli, nel pubblicizzare i modi con i quali attuare la raccolta differenziata, indica che i farmaci, privati della confezione, “vanno portati direttamente nei contenitori posizionati presso le farmacie”. Ma, purtroppo, quando il cittadino si reca presso questi contenitori, si accorge sovente che non è possibile effettuare la raccolta differenziata dei medicinali scaduti. Il motivo? Il contenitore risulta pieno e nessuno provvede a farlo svuotare. Di conseguenza, impropriamente, i medicinali vengono sovente abbandonati sulla strada accanto al contenitore pieno. Ritengo che un modo per evitare che si ripetano scene del genere, sia quello di valutare l’opportunità di collocare i contenitori per la raccolta dei medicinali scaduti non presso bensì dentro le farmacie, in apposite zone controllate, provvedendo a farli svuotare non appena risultassero pieni, evitando così che i medicinali possano essere abbandonati per strada o buttati nei cassonetti dell’indifferenziato.
Gennaro Capodanno