Politica interna         

Mattarella/Ue: Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto ieri, durante un convegno a Gorizia, per difendere l’Europa, contrapponendosi a quanti recriminano sui gradi di sovranità ceduti all’Unione e pensano che è meglio fare qualche passo indietro. “L’Ue, l’unione dei popoli europei, dei cittadini dei nostri Paesi, è un progetto di grande valore, che va coltivato quotidianamente, anche per rimuove le imperfezioni, le contraddizioni, per migliorarlo sulla base di una critica anche severa ma costruttiva, attenta e, soprattutto, di spinte ideali all’altezza dei tempi e della storia”. Secondo Mattarella “troppe volte l’Unione viene criticata, le sue regole trattate come l’esempio di una burocrazia complessa e, a volte, addirittura oppressiva, come un limite rispetto a un passato esclusivamente nazionale che qualcuno vorrebbe raffigurare alla stregua di una sorta di età dell’oro”. Ma questo giudizio “non rispecchia le straordinarie conquiste di un modello di convivenza e crescita unico al mondo e non riflette la verità più profonda che emerge dalle vicende storiche vissute dal nostro continente”. Infatti “l’Unione europea ha cambiato le regole del gioco, facendo tacere le armi e parlare i popoli, facendo recedere i nazionalismi e avanzare il dialogo”, ha garantito con il suo progetto politico e sociale “il più lungo periodo di pace mai sperimentato”.

Appalti Grandi opere: Due inchieste separate dei pm di Roma e Genova, “Amalgama” e “Arka di Noè”, condotte dal Nuclero investigativo provinciale del comando di Roma e dal tributario della Finanza, hanno portato all’arresto di 30 persone in tutta Italia, con le accuse di associazione a delinquere, turbativa d’asta, tentata estorsione. Si tratta di funzionari pubblici e imprenditori privati (tra cui Giampiero De Michelis e Domenico Gallo) che hanno condizionato gli appalti di tre grossi progetti infrastrutturali: la linea Tav Milano-Genova, la Salerno-Reggio Calabria e il “Mover” di Pisa (collegamento tra l’aeroporto e la stazione centrale di Pisa). Durante la conferenza stampa di presentazione dell’operazione sono stati sottolineati due effetti collaterali immediatamente percepibili del patto illecito: l’alterazione del meccanismo della concorrenza e l’azzeramento della qualità dell’opera, con la “sabbia utilizzata nella produzione del cemento” e il calcestruzzo che assomiglia a colla. Intanto il presidente dell’Anac Raffaele Cantone si dice pronto a valutare l’esistenza delle ”condizioni per chiedere il commissariamento di alcuni appalti: se necessario, siamo pronti a farlo”.

Terremoto: La terra torna a tremare nell’Italia centrale, con scosse ripetute e di forte intensità. La terra ha tremato due volte tra Perugia e Macerata, la prima volta alle 19.11 con una magnitudo di 5.4 e la seconda due ore dopo a quota 5.9. Fortunatamente non ci sono stati né feriti né morti, tuttavia i danni materiali sono ingenti. Il sisma è stato avvertito anche a Roma, dove molte persone hanno abbandonato le loro abitazioni. “Voglio ringraziare chi sta lavorando sotto l’acqua nella aree del terremoto – ha twittato il premier Renzi – Tutta l’Italia abbraccia forte le popolazioni colpite ancora”.

Politica estera

Sharbat Gula: Sharbat Gula, “la ragazza afghana” immortalata nel 1985 dal fotografo Steve McCurry facendone un’icona dell’esilio e della guerra, è stata arrestata a Peshawar per aver falsificato una carta d’identità pachistana. È accusata di frode e corruzione, rischia 14 anni di carcere e almeno 3.000 dollari di multa. Si tratta di un caso che mostra fino a che punto si sia incancrenita la condizione dei profughi afghani, definita dall’Unhrc (Alto commissario Onu per i Rifugiati) “la più prolungata crisi globale”. “Falsificare i documenti è una pratica abbastanza comune – dice Maddalena Collo, cooperante di Cospe in Afghanistan – perché per avere accesso alla sanità, all’istruzione e a servizi di base come l’elettricità e gas devi avere la carta di identità” Scrivendo su Facebook, McCurry ha preso le difese di Sharbat Gula: “Sono determinato a fare tutto il possibile per garantire sostegno legale e finanziario a lei e alla sua famiglia. Il suo arresto è una forte violazione dei diritti umani”.

Brexit: La Brexit avrà conseguenze anche in ambito linguistico. Secondo Danuta Hubner, presidente della commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo, infatti, quando la Gran Bretagna uscirà dall’Unione Europea, l’inglese potrebbe scomparire come lingua dell’Ue. “Abbiamo una norma in base alla quale ogni Paese membro della Ue ha diritto di scegliere una lingua ufficiale (attualmente sono 24) – ha detto Hubner – Gli irlandesi hanno scelto il gaelico, Malta il maltese. Soltanto la Gran Bretagna ha scelto l’inglese. Perciò se nella Ue non ci sarà più la Gran Bretagna, non ci sarà più neanche l’inglese”. Hubner riconosce che l’inglese è “la lingua dominante” fra i funzionari dell’Unione, tuttavia per cambiare la regola “una lingua a Paese” serve un voto unanime di tutti i Paesi membri. E intanto la Commissione europea ha già cominciato a usare di più il francese e il tedesco nelle sue comunicazioni con l’esterno.

Economia e Finanza

Legge di Bilancio: Il governo sta preparando la lettera in risposta alle richieste di chiarimenti sul progetto di bilancio italiano arrivate martedì scorso da Bruxelles. Lettera che esprimerà attraverso i numeri il ragionamento del premier Matteo Renzi e del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: se si tolgono dai calcoli del Patto di Stabilità le “spese eccezionali” prodotte dal fenomeno migranti e dal piano di sicurezza anti-sismica, il deficit messo in programma dall’Italia per il 2017 si ferma all’1,9% del Pil, cioè mezzo punto sotto il dato di quest’anno e quindi in linea con le richieste europee.  Ancora ieri il premier ha ribadito che la manovra non è destinata a cambiare perché “è perfettamente legittima e regolare, si basa sulle regole europee”, e al tempo stesso minaccia il veto sul bilancio dell’Unione nel 2017 se l’Italia verrà lasciata sola sul fronte dei migranti. “Chiederò al Parlamento italiano di essere autorizzato a dare questa linea: se non tutti fanno la propria parte noi metteremo il veto sul futuro bilancio dell’Ue. Ogni anno l’Italia dà 20 miliardi all’Ue e ne riceve 12, è un elemento di squilibrio giusto solo se tutti fanno la loro parte”. Intanto domani è previsto a Bratislava un incontro tra Padoan e il commissario agli affari monetari Pierre Moscovici. Quest’ultimo ieri durante una conferenza stampa ha ribadito che “c’è uno scarto tra l’aggiustamento strutturale e quello inserito in Finanziaria. Chiediamo quindi spiegazioni”, la Commissione non vuole essere “punitiva”, è pronta a un dialogo “aperto e costruttivo”

Fisco/Iva: Il governo sta lavorando per cercare di ridurre la pressione fiscale sui cittadini. Tra le varie misure fiscali c’è il congelamento dell’aumento dell’Iva. L’aumento è già stato disinnescato per il 2016 e ora viene annullato anche per il prossimo anno. Siccome però non ci sono soldi per farlo subito anche per gli anni successivi, tecnicamente l’aumento slitterà al 2018, quanto le aliquote Iva del 10 e del 22 per cento verranno incrementate di tre punti (e quella massima di un ulteriore 0,9% dal 2019). Naturalmente dal punto di vista politico c’è la volontà di non far scattare gli aumenti nemmeno in futuro, ma per farlo sarà necessario trovare le necessarie coperture, che ammontano a circa 19 miliardi. Le altre misure fiscali prese in considerazione dal governo sono la clausola di salvaguardia sotto forma di aumento di accise e tagli di spesa per blindare il gettito della collaborazione volontaria (rientro dei capitali) e i pignoramenti più mirati sui conti correnti, in modo da garantire entrate da riscossione strutturali dopo quelle straordinarie della rottamazione delle cartelle, quantificate in circa 500 milioni l’anno.