“Ci sono tante persone, tanti imprenditori, tanta gente comune che ci sta aiutando e vuole aiutarci non solo in Campania ma anche in Sicilia, Calabria, Puglia. Verro’ sicuramente a Napoli, il modello Energie per l’ Italia sara’ esportato ovunque”. Lo afferma – in un’ intervista al Mattino – Stefano Parisi, incaricato da Berlusconi di rilanciare il centrodestra. Non proporra’ “ricette”: per ridurre “il gap” tra il Sud e il resto del Paese, “c’e’ bisogno di politiche di sviluppo complessive e strategiche che valorizzino la spesa pubblica e trasformino in opportunita’ settori come turismo, ricerca, universita'”, partendo dalla “burocrazia che soffoca le aziende”. Spiega che al suo programma “contribuiranno economisti, imprenditori, tanta gente comune. Sara’ un programma per il futuro che peraltro si incontrera’ con la riflessione di Forza Italia che ha annunciato una propria conferenza programmatica”. E parlando della possibile ricucitura con Alfano e Verdini, rileva che “c’e’ un popolo deluso da riconquistare e io non sono un Attack che deve rimettere insieme i cocci. Il mio e’ un progetto piu’ ambizioso ed e’ quello di contribuire a riportare a casa chi fino al 2008 votava per il centrodestra”. Il suo orizzonte temporale e’ inizio 2017, perche’ a suo avviso “e’ uno scenario verosimile” che si voti in primavera, che vinca il Si’ o il No al referendum. Chiarisce poi che in un eventuale governo di scopo “il centrodestra non dovra’ assolutamente entrare. Sono contrarissimo e non so perche’ qualcuno ha pensato che fossi d’ accordo”.