La Fnsi e l’Associazione della Stampa di Puglia esprimono solidarietà alle due giornaliste Francesca Russi di Repubblica Bari e Adriana Logroscino del «Corriere del Mezzogiorno Bari», prese di mira dal senatore grillino Lello Ciampolillo in un video postato su Facebook. Il senatore ha trovato da ridire sulla notizia di una festa organizzata con molti militanti dei 5 Stelle e con l’onorevole Luigi Di Maio a Bari, in un locale privo di autorizzazione. «La notizia non è smentita da Ciampolillo, semplicemente perché il fatto è vero ed è stato verificato dai giornali che hanno deciso di pubblicarla. Ma il senatore nel suo video farneticante non si preoccupa di contestare l’esistenza di un fatto». Non solo, «storpia in nome offensivo i nomi delle due testate, definisce i due quotidiani carta da utilizzare per la lettiera del gatto.
La replica del senatore arriva sempre via Facebook
[aesop_content color=”#ffffff” background=”#333333″ columns=”1″ position=”none” imgrepeat=”no-repeat” floaterposition=”left” floaterdirection=”up”]Nel comunicato, al di là di alcuni riferimenti offensivi e oltraggiosi sullo stesso Ciampolillo, espressamente appellato con il nome del presidente turco Erdogan, si riporta fra l’altro testualmente: <>. Orbene è evidente che Lello Ciampolillo non aveva e non ha alcuna necessità di smentire il fatto che il noto locale barese avesse o meno le autorizzazioni amministrative richieste, e ciò per il semplice motivo che non spettava e non spetta di certo a lui, né tantomeno ai numerosissimi clienti (fra cui giudici, professionisti e giornalisti) che abitualmente frequentano detto locale, l’onere di verificare tale circostanza. Del resto, pur apprezzando il tentativo postumo di Assostampa di normalizzare il tono scandalistico ed offensivo degli articoli in questione, è evidente che le critiche del portavoce Ciampolillo riguardassero non già detta presunta e del tutto ignota irregolarità amministrativa, quanto piuttosto il ben più grave ed offensivo accostamento, suggestivo e sleale, tra la suggestione di <> e l’immagine e l’integrità del Movimento 5 Stelle, di Luigi Di Maio e, in piccola parte, anche dello stesso Ciampolillo. Come è noto, una notizia assume il carattere della falsità anche quando le modalità con cui è presentata siano tali da vanificare pure l’eventuale verità della stessa. E’ sufficiente leggere i titoli degli articoli in questione ed il sapiente richiamo, anche per sottintesi, alle diffamanti allusioni del malcapitato Consigliere municipale PD, per cogliere il complessivo tenore suggestivo e scorretto degli articoli in parola, in realtà tesi a trasmettere ai lettori la notizia del tutto falsa che il Movimento 5 Stelle, paladino della legalità, abbia organizzato una festa abusiva in un locale abusivo. Questo appare un modo inaccettabile, strumentale e fazioso di fare giornalismo. Assostampa Puglia ed Fsni probabilmente non avranno apprezzato la diffusione della notizia (vera) sulla posizione dell’Italia nella classifica sulla libertà di stampa nel mondo. Il comunicato in oggetto rende tuttavia comprensibile il perché ci troviamo al settantasettesimo posto. L’avv. prof. Gaetano Roberto Filograno, consulente di fiducia, valuterà – di certo in modo benevolo – l’opportunità di promuovere eventuali azioni giudiziarie a tutela dell’onore di chi scrive.
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