La «questione Bagnoli», è diventata (e non da oggi) un caso nazionale.
Da una parte il governo, dall’altra parte un sindaco barricadero, che invoca i valori della democrazia minacciata e si rivolge alla piazza – non al popolo -per inveire contro le decisioni del Presidente del Consiglio.
… il sindaco di Napoli non fa alcun passo indietro. Avrebbe potuto e dovuto prendere atto di una realtà nuova, vera, positiva.
Altro che esproprio, deportazione dei bagnolesi, o mani sulla città. Si fa fatica a comprendere certe chiusure e una visione catafratta della politica, segnata da slogan, da affermazioni enfatiche e da gesti plateali.
Intanto ieri è stato approvato all’unanimità (ahimè quale scandalo) in conferenza dei servizi il piano per la bonifica di Bagnoli… approvazione all’unanimità-
… Siamo appena all’inizio, difficile, combattuto ma necessario. Si discuta quanto si vuole, non però all’infinito.
Bisogna decidere e non lasciarsi intimidire da certo populismo maldestro al quale sono sensibili spesso alcuni ceti intellettuali.