Nell’anno in cui per la prima volta si registra una contrazione dei lettori dei libri elettronici, la domanda sul futuro dell’editoria e, in particolare, di quella digitale, diventa ancora più importante. E mentre gli editori tradizionali, quelli ancora completamente concentrati sulla carta, sembrano tirare un respiro di sollievo, in realtà il mercato sta registrando un’ulteriore evoluzione. Che delinea, per il futuro, un libro indipendente e plurale, non solo digitale.

Partiamo da un dato di fatto: l’ecosistema dei media, di cui oggi il libro è uno degli attori, è radicalmente mutato rispetto a solo cinque anni fa. La diffusione degli smartphone, l’intrattenimento offerto dalle app e dai social network, lo streaming audio di Spotify e quello video di Netflix – scrive Luca Conti sul Sole 24 Ore – costituiscono nel loro insieme una alternativa attraente e coinvolgente, con cui il libro giocoforza si trova a competere. Le opportunità di contatto con il lettore si sono moltiplicate, così come quelle di promuovere la lettura. La sfida da vincere per l’editoria diventa da un lato trovare nuovi lettorie dall’altro coinvolgere e fidelizzare, soprattutto i più giovani. Due le risposte: metadati e social media.

La vera sfida a cui l’editoria è chiamata è quella dell’innovazione, per soddisfare la fame di intrattenimento e di approfondimento di un pubblico, distratto dalle tante opzioni disponibili, ma non meno curioso. La scommessa da vincere sta nella diversificazione del modo in cui i contenuti vengono promossi e valorizzati. Rodale Books ha presentato a Digital Book Word un caso in cui una collana di libri sul benessere è diventata un sito web da due milioni di pagine \iste al mese, con nuovi investimenti nella produzione di videocorsi e di una conferenza in live  streaming, con la promozione centrata su gruppi Facebook di fidelizzazione.
Tutti concordi sulla prossima industria destinata a essere attaccata dalla “disruption” digitale: il settore dell’educazione. Il divario crescente tra investimento richiesto e valore professionale da spendere sul mercato, apre un nuovo scenario dove proporre nuove modalità con cui acquisire la conoscenza per trovare il lavoro dei propri sogni.
Che sia questo il prossimo terreno di scontro tra il mondo dell’editoria e i quattro cavalieri dell’apocalisse Google, Facebook, Amazon e Apple?