“Stiamo assistendo al balletto delle cifre. Da una parte un Piano Regionale Rifiuti proposto dal Governatore Crocetta che prevede sei piccoli termovalorizzatori, dall’altra parte il Governo Renzi che ne prevede due. Nel mezzo i cittadini siciliani che subiranno l’onere di una maggiore tassa sui rifiuti determinata dalle inadempienze e dalla mancata attivazione di un corretto sistema gestionale dei rifiuti”. Ad affermarlo e’ Carmelo Sardegna, portavoce regionale dei Verdi, che aggiunge: “Sul grande affare dei rifiuti abbiamo subito di tutto ed assistito alle piu’ grandi invenzioni progettuali. Sul tema non c’e’ niente da inventarsi. Le procedure, i modelli gestionali, i sistemi sono dettati dalle norme della Comunita’ Europea. La nostra Regione, tra un commissariamento e l’altro, e’ sempre piu’ fanalino di coda nella raccolta differenziata e la ricetta del Governo Renzi passa per l’ennesimo commissariamento. Niente di nuovo, quindi, sul fronte dei rifiuti. Il quadro e’ allarmante e si ipotizzano soluzioni a tempi indeterminati. Invece, una oculata gestione della raccolta differenziata, un corretto recupero e riuso della materia in tempi ristretti potrebbe essere la soluzione alla problematica”.
“I termovalorizzatori – conclude Sardegna – sono impianti superati, va realizzata l’impiantistica a servizio della valorizzazione della raccolta differenziata obbligando i consorzi di filiera ad investire in Sicilia. La scelta delle discariche e’ assolutamente anacronistica ed a lungo andare costera’ ai cittadini siciliani ulteriore tassazione determinata dalle procedure di infrazione comunitaria”.