“L’Italia vince se riparte il Sud”. È l’incipit della lettera inviata dalla Rsu Fincantieri di Castellammare al premier Matteo Renzi. È urei missiva che arriva alla vigilia di un importante tavolo sulla vertenza Fincantieri che si terrà al ministero dello Sviluppo economico il prossimo 14 gennaio dove saranno presenti anche delegati di altre tre ministeri. Una tappa importante per il futuro del cantiere di Castellammare, sarà a quel tavolo che il  Governo deciderà se accogliere o meno le proposte fatte dalla Regione Campania per il rilancio dello stabilimento stabiese.

Nella scorsa settimana grazie all’intervento di assessori e consiglieri regionali ad un tavolo in prefettura, a cui erano presenti anche le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali, è stata “congelata” la cassa integrazione per oltre 140 dipendenti del cantiere: ieri sarebbero dovuti andare in cig ordinaria ma la decisione è slittata a dopo l’incontro al Mise. E proprio in vista di questo importante incontro i circa 600 lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Castellammare hanno fatto sentire la loro pressione inviando una missiva al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per incoraggiarlo a “scommettere su una grande “Fabbrica” del Sud d’Italia”.

La missiva è stata rilanciata anche sui social network ed ha ricevuto centinaia di like e condivisioni insieme al lanncio dell’hastag“io difendo il cantiere”. «Siamo 600 lavoratori interni, altre centinaia provengono dall’indotto, siamo tutti giovanissimi, abbiamo la sua età e vogliamo parlare di Futuro. La nostra battaglia non è finita, la partita è ancora aperta: l’istituzione di un tavolo nazionale per affrontare la crisi ed allo stesso tempo per costruire le ragioni del rilancio della nostra azienda rappresenta un elemento positivo dal quale tutti insieme dobbiamo ripartire. La nostra “Fabbrica” può e deve essere un simbolo per un Mezzogiorno che si rimette in moto per sostenere la crescita e lo sviluppo dell’intero Paese».