Europee – La giornata politica ha offerto l’inattesa apertura all’Ncd per un futuro prossimo da parte di Silvio Berlusconi, dopo giorni di feroci attacchi: “Credo che non ci sia altra possibilità a un ricongiungimento, i moderati, sommati tra di loro, sono ancora maggioranza”. Sia in Fi che in Ncd la prospettiva ha raccolto scetticismo tra i falchi, ma Alfano si è mostrato in sintonia con l’ex Premier: “Il centrodestra unito è l’approdo naturale del progetto Ncd”, ha dichiarato. Per quanto riguarda il Pd, ieri a Pesaro per la campagna elettorale è sceso in campo direttamente Renzi, scatenato contro i grillini “pagliacci e buffoni”, “bravi in televisione a voler abolire i posti dei politici” ma che poi “quando vanno in Parlamento gli trema la mano”. Il Premier ha rivendicato che i democratici “sono gli unici ad avere un partito, gli unici a fare delle proposte, perché non facciamo polemica con le urla o gridando al colpo di Stato”.
Expo – Il Presidente della neonata Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, chiamato da Matteo Renzi dopo gli scandali di questi giorni a garanzia della legalità dei lavori legati a Expo, ha posto le sue condizioni. Cantone ha specificato di non aver nessuna intenzione di “fare gite milanesi” e ha reclamato “poteri specifici transitori che riguardino solo quell’evento” e che permettano di salvaguardare “l’indipendenza dell’Autorità”. Sul tema è arrivato l’appoggio di Maroni e del commissario Giuseppe Sala, che hanno invitato il Governo a inserire i poteri straordinari nel ddl anticorruzione di prossima discussione. E proprio sul proposta di legge presentata un anno fa da Pietro Grasso Cantone non ha mancato di manifestare tutto il suo scetticismo: “Avremo l’ennesima legge spot che però non avrà nessuna efficacia sul piano concreto”.
Marcello Dell’Utri – Si avvia alla conclusione la latitanza libanese dell’ex senatore, dal momento che dopo il parere positivo da parte della Procura e del Ministro della Giustizia Ahsraf Rifi all’estradizione richiesta da Roma, ieri il Governo ha liquidato il caso senza discuterne come semplice “atto amministrativo” e ha affidato allo stesso Rifi l’iter che porterà all’estradizione “in settimana”, forse già giovedì.
Politica estera
Libia – Si è scatenato l’inferno ieri a Bengasi, quando le truppe armate dell’ex generale Khalifa Hafter, protagonista di un tentato golpe tre mesi fa, hanno assaltato le basi di due milizie islamiche. Il bilancio è di almeno 24 morti, mentre il Governo ad interim di Tripoli ha condannato l’azione militare.
India – I risultati ancora parziali delle elezioni politiche testimoniano di una vittoria dalle dimensioni clamorose per il leader nazionalista Narendra Modi. Il suo Bjp ha conquistato la maggioranza assoluta in Parlamento, con 285 seggi, mentre l’intera coalizione di centrodestra potrà contare su 335 seggi. Impressionante invece il crollo del partito del Congresso, capeggiato da Rahul Gandhi e passato da 206 a 48 parlamentari eletti.
Kenya – Il terrorismo di matrice islamica torna a minacciare Nairobi, dove ieri un duplice attentato bombarolo ha causato la morte di 10 persone e oltre 70 feriti. Si sono dunque avverate le previsioni delle diplomazie occidentali, con diversi Paesi che avevano emanato nei giorni scorsi un’allerta di viaggio per i turisti diretti nel Paese.
Economia e Finanza
Privatizzazioni – Mentre Renzi torna a smentire l’esigenza di procedere a una manovra correttiva, visto anche il dato negativo del Pil nel primo trimestre dell’anno, e promette di allargare nel 2015 lo sgravio Irpef anche a pensionati e partite Iva, il Governo ha dato il via libera alla privatizzazione parziale di Enav e Poste, di cui saranno collocate rispettivamente il 49 e il 40% delle quote tramite una Opv (offerta pubblica di vendita).
Borsa – Dopo il tonfo di giovedì, Piazza Affari ha fatto segnare un parziale rimbalzo, chiudendo con un +1,12%. Anche lo spread Btp/Bund ha ripreso timidamente a scendere (173 punti base) ma i rendimenti del decennale italiano sono rimasti sopra il 3%.