Si è sfiorata la strage a Palermo. Salvi per miracolo dodici migranti, tra di loro c’era anche una donna incinta.
Stavano dormendo in una casa abbandonata, a due passi dalla foce del fiume Oreto, quando alle prime luci dell’alba due uomini – in base alla ricostruzione della polizia – hanno fatto irruzione nel tugurio e lanciato alcune Molotov con l’intenzione di dare tutto alle fiamme.
Uno dei migranti si è svegliato in tempo e ha dato l’allarme incitando gli altri a spegnere il rogo. Nel frattempo i due incendiari si erano dati alla fuga. Nessun ferito tra i dodici anche se i danni alla mobilia sono ingenti: divani carbonizzati e oggetti ridotti in cenere.
Motivo del raid: una lite avvenuta poche ore prima, durante la notte. Francesco Imperiale 35enne palermitano con precedenti per spaccio di droga, è stato fermato con l’accusa di strage e condotto in carcere. Il complice non è stato ancora identificato.
Secondo gli investigatori, uno dei ghanesi era intervenuto in una discussione animata che il fermato stava avendo con la sua compagna. Imperiale quindi avrebbe voluto dare una lezione al migrante che in passato, dicono dalla mobile, avrebbe avuto una relazione con la donna.
Ai 12 migranti irregolari sul territorio nazionale è stato notificato un decreto di espulsione.