”Non sono piu’ in pericolo e la mafia e’ stata sconfitta? Bene. Per festeggiare invito tutti il 27 dicembre alle 18 davanti all’antica focacceria San Francesco a Palermo”. Lo dice ironicamente l’imprenditore Vincenzo Conticello, ex proprietario della negozio di specialita’ gastronomiche, testimone di giustizia e accusatore dei suoi estorsori, cui e’ stato comunicato il 14 dicembre scorso che a partire dall’ 8 dicembre gli era stata revocata la scorta per “cessato pericolo”.
”Ho richiesto – dice Conticello – al comandante del nucleo scorte di Roma se avesse un documento da notificarmi in modo da sapere chi ringraziare per questa grande vittoria sulla mafia e per la responsabile scelta. Mi ha detto di non aver alcun documento da notificarmi. Solamente una comunicazione verbale. Il 4 agosto scorso sempre in modo verbale, mi era stata gia’ revocata la scorta a Palermo. Da quel momento ho piu’ volte scritto e telefonato al ministro Salvini e al vice ministro dell’Interno Gaetti, ai questori e ai prefetti per richiedere un incontro. Nessuna risposta. Eppure quando decisi di denunciare i mafiosi della cosca del quartiere Kalsa di Palermo, lo Stato (oltre a rispondere immediatamente alle mie chiamate) mi chiese di compilare e firmare decine di carte. Fino a mettere in pieno rischio di morte la vita dei miei familiari e mia il giorno in cui riconobbi alla sbarra 3 dei 5 mafiosi che intendevano uccidermi se non mi fossi piegato alle loro volonta’. Gli arresti avvennero nel marzo 2006 Da allora con decreto notificato e firmato dal Sottosegretario Mantovano ebbi sempre la scorta (durante tutto il periodo di detenzione degli esponenti di cosa nostra coinvolti) e fui inserito nel programma di misure speciali per i testimoni di Giustizia”.
”Adesso – prosegue – che 3 su 5 dei mafiosi arrestati sono a piede libero qualcuno o alcune persone dello Stato (non si sa chi siano) – hanno deciso di togliermi la tutela (gia’ per altro ridotta a un quarto livello) dicendo che e’ cessato il pericolo per la mia vita e quella della mia famiglia. Ma se non ci sono piu’ pericoli allora la mafia e’ stata sconfitta. Ho chiesto in giro ma nessuno sembra essersene accorto (46 arresti la scorsa settimana)”. Conticello annuncia ”l’evento unico per festeggiare con la citta’ la fine di questo secolare assedio”
Chi è Vincenzo Conticello
Vincenzo Conticello e il fratello Fabio, sono la quinta generazione dietro il bancone dell’Antica Focacceria San Francesco (www.afsf.it), lo storico locale palermitano aperto dal nonno del loro nonno nel 1834.
L’Antica Focacceria S. Francesco è uno dei più antichi d’Italia. E’ il secondo più antico, tutt’oggi, aperto in Italia. E’ del 1834. È stato un punto di incontro di varie aree sociali di questa città. E non soltanto di Palermo, anche di quelle persone che venivano a Palermo. A vari livelli, a livello culturale, a livello politico e anche nobiliare. Anticamente i nobili si davano appuntamento a Palermo o passavano comunque da questo locale. Nel periodo che va dagli anni ’30 agli anni ’80, in questo arco di tempo il tipo di persone che hanno frequentato la focacceria sono stati magistrati, lo sono tutt’oggi, politici, ma anche mafiosi perché comunque la Focacceria insiste in un territorio molto particolare. È un territorio del quartiere “Calza”. Uno dei quartieri più particolari di Palermo dove la mafia ha avuto sempre grandi interessi, specie nella ricostruzione del dopoguerra.