Ecco le principali notizie in evidenza sui giornali
Politica interna
Condono – E’ saos sul condono. Spunta una sanatoria sul riciclaggio. Il vicepremier Luigi Di Maio: “Al Colle un testo manipolato. Vado in Procura”. Ed evoca “una manina politica o tecnica”. “Nel testo trasmesso alla presidenza della Repubblica – ha dichiarato il leader pentastellato – c’è sia lo scudo fiscale sia la non punibilità per chi evade. Noi del M5S non lo votiamo se arriva così”. Ma il Quirinale smentisce l’arrivo del decreto. E la Lega prende le distanze da Di Maio: “Noi seri, non sappiamo niente di decreti truccati”. Sale la tensione nel Carroccio: “Ma come gli viene in mente di dire una cosa del genere in tv?”. Intanto Laura Castelli, sottosegretaria all’Economia, assicura “che le somme frutto di riciclaggio non saranno mai abbuonate a nessuno da questo governo. Aspettate il testo definitivo e vedrete”. E spiega che “le norme contenute nel decreto non sono un premio agli evasori seriali ma vanno incontro a chi non è riuscito a pagare tutto”. Palazzo Chigi: Conte rivedrà il documento. Spariscono anche i soldi per i truffati dalle banche.
Pd – “Alle Europee una lista aperta con il meglio della società, non divisa tra le correnti Pd. E si riparta da precarietà ed ecologia” per “battere la destra”. Così Walter Veltroni, tra i fondatori del Pd e primo segretario nazionale. “La sinistra – aggiunge – è evaporata in una grande nube, dove è infuriata la zuffa autoreferenziale tra chi vuole fare il Macron e chi vorrebbe fare il Corbyn”. Carlo Calenda invece annuncia che non andrà alla Leopolda numero 9 perché “l’unica cosa a cui sono interessati nel Pd è capire come si svolgerà un congresso che non è ancora convocato – spiega l’ex ministro dello Sviluppo -, così ogni lettura di quanto avviene dentro e fuori il Paese è vincolata al posizionamento in vista dell’incontro”. Ne consegue “l’assenza della costruzione di una proposta e della gestione strutturata dell’opposizione”. Calenda vuole invece “creare con liberali, liberaldemocratici, socialdemocratici e cattolici popolari, un grande fronte che non sia solo ‘contro’, ma che abbia il preciso scopo rifondativo della democrazia liberale, secondo principi di maggiore equità che riportino anche la forza dello Stato nella sua dimensione nazionale e internazionale”.
Condono, scontro Di Maio-Lega. Spunta lo scudo penale anche su riciclaggio e altri reati. Il vicepremier M5S: testo manipolato. Il Colle: mai arrivato. Bruxelles avverte: la manovra sarà respinta. Il premier Conte: resterà così. Brexit, l’Ue offre alla May un anno di transizione in più.
Politica estera
Italia-Russia– Le sanzioni contro la Russia? “Una follia economica, sociale e culturale”. Ma a quanto pare non tanto da indurre l’Italia a porre il veto in sede Ue. Matteo Salvini si esibisce in un nuovo show anti-sanzioni a Mosca, una settimana prima dell’incontro in Russia tra Putin e Giuseppe Conte in programma il 24 ottobre. Il vice premier leghista va in trasferta, ma in realtà gioca in casa di fronte ai 700 imprenditori presenti all’Assemblea di Confindustria Russia. Nella Sala Conferenze del lussuosissimo Hotel Lotte il tifo è tutto per lui. Il suo arrivo viene salutato con un applauso, il primo di tanti. Alla fine, il leader del Carroccio si ferma un’ora per soddisfare chi vuole stringergli la mano o farsi un selfie con lui. Un’accoglienza da superstar, con tanto di regali “proibiti”: insaccati e parmigiano. “I populisti europei – dichiara Salvini – mi vogliono alla guida della Commissione”. “Oettinger, Moscovici, parlano dal bunker assediato, sanno che tra sei mesi andranno a casa”, afferma, ammettendo per la prima volta che sta valutando la proposta avanzatagli dagli altri sovranisti: essere il candidato presidente della Commissione Ue, lo Spitzenkandidat dell’Internazionale populista alle europee di maggio.
Brexit – La Brexit è finita in un pantano e il rischio di un “no deal”, un’uscita catastrofica di Londra dalla Ue senza alcun accordo, cresce di giorno in giorno. A meno che non si decida di congelare tutto, lasciando le cose come stanno per i prossimi tre anni, in attesa di trovare la soluzione al rebus. Un’ipotesi che ieri stava prendendo corpo, dal momento che Theresa May si è presentata a Bruxelles sostanzialmente a mani vuote, senza nessuna nuova proposta in grado di sbloccare il negoziato. La premier britannica ha parlato agli altri 27 leader europei, i quali si sono poi ritirati a cena per discutere sul da farsi. Ma non c’era molto da almanaccare: “Lei non ha presentato nulla di nuovo in termini di contenuti”, ha chiosato il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani. La strada sembra essere questa: trovare al più presto un accordo di massima e poi prendersi il massimo tempo possibile (due anni o più) per risolvere il caso irlandese e gli altri rimasti. Dopo l’ennesimo stop si proverà a trovare un’intesa entro novembre o dicembre, per poi avere il tempo di farla votare nei parlamenti britannico ed europeo entro il 29 marzo 2019, quando altrimenti il Regno Unito uscirà brutalmente dall’Ue con conseguenze ignote per tutti.
Economia e politica
Manovra – Nuovo botta-e-risposta fra Roma e Bruxelles sul bilancio 2019. Ieri il commissario Ue Oettinger ha dichiarato a Der Spiegel online che la Commissione rigetterà la manovra italiana. Salvo poi precisare, dopo dure repliche dall’Italia: “Mia opinione personale, ma dovremo chiedere correzioni”. Il premier Conte, a Bruxelles per il Consiglio europeo: “Bocciatura se non cambiamo? Confido in dialogo costruttivo”. Chiusura in calo per la Borsa di Milano (-1,33%). In salita lo spread BTp-Bund a 309 punti. Intanto si delineano i contorni della pace fiscale: si estende all’Iva; e il tetto dei 100mila euro è per singola imposta e per singolo periodo d’imposta. Scudo penale per i contribuenti che aderiscono al condono; per chi non si avvarrà gli accertamenti sono prorogati. Di Maio denuncia: manipolato il testo arrivato al Quirinale, ci sono scudo per i capitali all’estero e non punibilità per chi evade. “L’Italia non ha alcun piano B, non vuole dare nessuna spallata all’Europa, vuole solo avere il pieno diritto di varare una manovra di bilancio di rottura rispetto al passato. Le principali riforme previste nel contratto di governo sono in un quadro di sostenibilità dei conti pubblici e il superamento della Fornero avrà un effetto sulla produttività del Paese grazie al ricambio generazionale”, è il ragionamento che il premier Giuseppe Conte ha illustrato al cancelliere tedesco Angela Merkel.
Industria 4.0 – Più che dimezzata la dote per Industria 4.0. Secondo il documento programmatico di bilancio inviato alla Commissione europea, la spesa per la “proroga con riduzione” è stimata nello 0,02% del Pil per il 2020 e nello 0,04% del Pil per il 2021. Tradotto in cifre, rispettivamente 377 e 779 milioni di euro. L’analogo documento dello scorso anno prevedeva 896 milioni per l’anno prossimo e 1,7 miliardi per quello successivo. Le imprese lanciano l’allarme per la riduzione di una misura che ha contribuito a rinnovare il sistema produttivo. “Ma come. Si mette la crescita al centro, come driver fondamentale della manovra e poi si riducono gli incentivi agli investimenti?” domanda Carlo Robiglio, per nulla soddisfatto della direzione presa dal Governo. Manovra di bilancio che guarda al consenso di breve periodo puntando su pensioni e reddito di cittadinanza – spiega il presidente della Piccola Industria di Confindustria – ma che trascura completamente le imprese e che in realtà non guarda affatto allo sviluppo. “La sensazione – dice – è che non ci sia purtroppo alcuna comprensione del ruolo svolto dall’impresa e della sua importanza nella creazione di posti di lavoro, export, servizi ad alto valore aggiunto: se non si fa girare l’impresa non gira nient’altro”.