Politica interna
Immigrazione – Matteo Salvini annuncia a Telelombardia un “censimento” sui rom. E nella stessa trasmissione in cui spiega che forse incontrerà il Papa in settimana (“Questo mi riempie di gioia”) sembra spezzare un ennesimo tabù, quello di liste governative su base etnica: “Al ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione, dopo Maroni non si è fatto più nulla ed è il caos”. Fine ultimo, l'”espulsione” per gli stranieri irregolari grazie ad accordi con gli Stati di provenienza: “Anche se i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa”. Ma sull’argomento si registra la prima seria polemica dentro al governo. Con Luigi Di Maio che, dopo una correzione di tiro del collega, osserva: “Fa piacere che Salvini abbia smentito questa idea di schedatura che sarebbe stata incostituzionale”. La rabbia del premier Giuseppe Conte: “Questo è veramente troppo, supera ogni limite”. “Ora l’Europa deve aprire i suoi porti, questa emergenza va condivisa”, dice il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Stadio di Roma – “Lanzalone? Lo ha scelto la Raggi”: il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede rompe un silenzio durato qualche giorno per dire la sua sulla vicenda dello stadio di Roma, a Otto e Mezzo su La7. Il Guardasigilli evocato più volte perché considerato l’uomo dei 5 Stelle che ha portato Luca Lanzalone – l’avvocato e consulente per lo stadio di Roma, poi arrestato – dentro il Movimento ribadisce che non andrà in Parlamento a riferire: “Qualcuno starnazza e dice che dovrei andare in Parlamento. Ma per dire cosa?”. E aggiunge: “Per Di Maio un premio la nomina in Acea? Iter corretto, le parole non mi interessano”. La sindaca Virginia Raggi, intanto, è stata sentita di nuovo in Procura come teste per chiarire il ruolo del legale grillino. E ieri Di Maio non ha escluso di avere scelto “l’avvocato sbagliato” nel caso Lanzalone.
Politica estera
Vertice di Berlino – L’incontro formale, con tanto di onori militari come da protocollo, tra Angela Merkel e Giuseppe Conte è il primo vero banco di prova della politica europea del governo giallo-verde, più di quanto accaduto venerdì scorso all’Eliseo. Perché alla Cancelliera il premier italiano è andato a parlare (e iniziare a trattare) di immigrazione ma anche di inclusione sociale, che nella grammatica del nuovo corso significa reddito di cittadinanza, chiedendo di usare allo scopo fondi Ue. E ha ammonito: no ad accordi bilaterali o salta Schngen. Dalla Cancelliera è arrivata un’apertura sull’immigrazione, con l’impegno a “collaborare molto strettamente”. E’ evidente che Conte abbia voluto riprendere in mano l’agenda del governo sulla parte che sta a cuore al M5S, dopo che per giorni era stata di appannaggio pressoché esclusivo di Matteo Salvini.
Stati Uniti – “La Germania e l’Unione Europea sbagliano”: Donald Trump contro tutti sull’emergenza migranti. II presidente è intervenuto anche sul caso dei bimbi messicani in gabbia nei centri di raccolta in Texas, sui quali non fa marcia indietro: “Usati dai criminali”. Con la nuova politica di “tolleranza zero”, i clandestini che passano il confine Usa dal Messico vengono perseguiti penalmente e loro i bambini tenuti in “centri di ricovero”. Valanga di critiche, contrari Onu, ong e anche le ex First Lady Clinton, Bush e Obama. Trump dice che la colpa è di una legge scritta dai democratici, e sostiene che il Congresso debba cambiarla. E tuona su Twitter: “È stato un grande errore in tutta Europa consentire l’ingresso a milioni di persone che hanno così duramente e violentemente cambiato la cultura”.
Economia e finanza
Lavoro – Adeguare gli incentivi alle imprese “legandoli alle assunzioni a tempo indeterminato”, evitare un “ricorso indiscriminato al rinnovi del contratti a termine” senza una causalità, ma “a discrezione dell’azienda”, con un periodo transitorio per non “stravolgere le attività aziendali e i contratti in essere”: sono i contenuti del decreto dignità atteso a fine mese sul tavolo del Cdm, anticipati dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. Sui rapporti di lavoro in somministrazione si sta lavorando a misure specifiche perché “anche in questo caso lo strumento si è prestato ad abusi nel corso degli anni”. Ieri Di Maio ha incontrato le imprese della gig economy aprendo a una soluzione pattizia, per consentire alle parti di introdurre nuove tutele e diritti per i rider. Ma, in assenza di un’intesa in tempi rapidi, è pronto a un intervento legislativo sulla materia. Confermato il rafforzamento dei centri per l’impiego che “saranno il cardine su cui dovrà girare il reddito di cittadinanza”.
Fisco – Una flat tax del 15% da subito per almeno un milione e mezzo di partite Iva. Come ha ribadito il viceministro all’Economia Garavaglia “la flat tax è un impegno di legislatura, qualcosa la faremo subito nella legge di bilancio e da lì imposteremo il lavoro”. La macchina del Fisco si sta mettendo in moto solo ora e il risultato da centrare già per questa estate è tutto sommato semplice allargare le vie di accesso agli attuali regimi semplificati riconosciuti alle partite Iva. La norma potrebbe essere inserita nel primo decreto d’urgenza del governo, e anche se con effetti sull’anno d’imposta in corso, le risorse da reperire dovrebbero limitarsi all’acconto dovuto. A meno che non si decida di sterilizzare gli anticipi dovuti. Garavaglia ha infine escluso che la pace fiscale annunciata dal governo si riveli un condono assoluto: “Nessun condono tombale – ha sottolineato – non è la cosa giusta da fare”.