Promuover la lettura, incoraggiare il talento creativo. Ma anche dare la possibilità ai giovani di portare il loro contributo all’arte della parola nel pieno dell’era digitale. Sono gli obiettivi che rendono unico il “premio Barbara Cosentino” nel panorama dei riconoscimenti letterari che si possono raccogliere in giro per l’Italia. Alla sua seconda edizione, con una formula ormai collaudata e una giuria d’eccezione, il Circolo della Lettura che ha promosso l’iniziativa ha anche premiato ieri i dieci ragazzi delle scuole romane che hanno superato una dura selezione. A presiedere la giuria Giuseppe Aloe, scrittore e già finalista del Premio Strega. Poi due funzionari dell’Ufficio scolastico Regionale per il Lazio, Alessia Affinito e Concetta Gambino. E, infine, il presidente e il consigliere del Circolo della Lettura Barbara Cosentino, rispettivamente Cecilia Gabrielli e Cristina Malenotti.
Dieci gli elaborati che sono risultati finalisti della seconda sezione del premio, indicati in ordine alfabetico:
Autore | Titolo elaborato | Istituto | Indirizzo | Anno |
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CALZA Ginevra | “Minuti di silenzio” | Benedetto da Norcia | Liceo delle Scienze Umane | V |
CENTAMORE Eugenio | “L’ultima volta” | Bertrand Russell | Liceo Scientifico | IV |
COLELLI Jacopo | “Viaggio nel cassetto” | Edoardo Amaldi | Liceo Scientifico | V |
FRANCESCHINI Giulio | “La guerra di Rosa” | Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II | Liceo Classico | III |
GUIDI Francesco | “Fermo immagine” | Edoardo Amaldi | Liceo Scientifico | III |
LICITRA ROSA Elena | “Una domenica” | Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II | Liceo Classico | V |
MARIANO Gianluca | “Non piangere, non tremare” | Edoardo Amaldi | Liceo Scientifico | IV |
PIETRANGELI Francesca | “Tutto vive e si macera in sé stesso” | Biagio Pascal | Liceo Scientifico | III |
TROISE Federica | “Cassiopea” | Lucrezio Caro | Liceo Linguistico | III |
ZANOTTI Martina | “Bleeding Love” | Edoardo Amaldi | Liceo Linguistico | III |
Racconti intensi, originali. Tematiche anche molto serie. Una capacità di scrittura e di elaborazione formale che hanno sorpreso perfino gli “esperti” giurati.
“Non sono racconti generazionali”, spiega lo scrittore Giuseppe Aloe in questa video-intervista per il SudonLine.
A vincere la seconda edizione del premio è stato Giulio Franceschini, con la Guerra di Rosa. La menzione speciale è andata invece a Elena Lucitra Rosa per il racconto, Una domenica. Ma anche per le altre opere non sono mancate parole d’elogio, dalla storia di chi ha raccontato la morte della madre con gli occhi del figlio con il racconto “L’ultima volta”, quasi l’allegoria di un’angoscia , fino a “Cassiopea”, una narrazione complessa di cinque personalità diverse, ognuna con un proprio stile e registro linguistico, la rappresentazione del disperato senso di inquietudine di una generazione che non ha, e non deve perdere, il gusto della parola scritta. Iniziative come quelle ispirate alla figura di Barbara Cosentino, vanno proprio in questa direzione.