“Con la sinistra. Dobbiamo trattare con la sinistra”, ripete Umberto Bossi, in un’intervista al Corriere della Sera. “Salvini e Di Maio? Chi si assomiglia si piglia – dice il vecchio leader leghista -, ma noi non possiamo andare con quelli la’. Per il Paese sarebbe un salto nel vuoto. La ricetta dei 5 Stelle ci riporta alla cassa del Mezzogiorno. E invece dobbiamo subito intervenire perche’ l’Italia e’ seduta su tre bombe atomiche”: “il sistema pensionistico, i giovani e la sanità”, elenca. Il senatur, che si appresta a traslocare dalla Camera, per tornare al Senato, dice che avrebbe trattato “molto piu’ con la sinistra che con i 5 Stelle” perche’ “li conosciamo. Perché sappiamo che cosa e’ il Pd. Perché ci aiuterebbero a portare a casa l’autonomia”.
“La questione settentrionale esiste eccome e travolgera’ tutti – e’ sicuro Bossi, che rivela che quando si e’ iscritto al Senato ha scritto ‘Lega Nord’ nonostante il ‘Nord’ sia stato tolto dal nome -. Non ha visto il referendum? La Lombardia anzi farebbe bene a chiedere un suo sistema tributario. Salvini ha vinto facendo leva sui pensionati e sul no alla legge Fornero. Questa e’ stata la sua forza. Senza contare che molti hanno votato perche’ ci sono ancora io”.
Berlusconi? “Lo vedro’ domani (oggi per chi legge, ndr). Gli diro’ che bisogna guardare di piu’ al Pd – afferma -. E poi ho in testa un modo per uscire dall’impasse in cui ci troviamo. Ma non lo raccontero’ certo ora”.