Nel 2013 la crisi ha continuato a incidere sulle rimesse degli immigrati in Italia, facendo registrare un calo di 1,3 miliardo di euro, pari al 20%. Si tratta del valore più basso degli ultimi sei anni, ha sottolineato la Fondazione Leone Moressa in un comunicato, precisando che sono diminuite in particolare le rimesse inviate in Cina (-60%), che rimane comunque il primo paese di destinazione, con il 20% del totale, seguito da Romania, con il 15,7%, e dal Bangladesh, con il 6,3%.
Se diminuiscono le rimesse verso la Cina, aumentano invece quelle verso altri Paesi dell’Asia meridionale, come Sri Lanka (+62%), Bangladesh (+51,7%) e India (+22,6%).
Nella nota, la Fondazione Leone Moressa ricorda come le rimesse dei migranti costituiscano un importante fattore di sviluppo e di cooperazione internazionale, in quanto possono contribuire alla crescita delle economie più arretrate, avendo anche un impatto più immediato di altre iniziative, per il fatto che arrivano direttamente nelle mani delle famiglie che vivono in stato di bisogno.
Stando alle stime della Banca mondiale le rimesse ammontano a più del doppio del totale degli aiuti pubblici allo sviluppo e sono seconde solo agli investimenti diretti all’estero.
Rapportando il volume delle rimesse con la popolazione straniera residente, la Fondazione Leone Moressa ha osservato che, in media, nel 2013 ciascun cittadino straniero ha inviato in patria 1.254 euro, in netto calo (-25,1%) rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2007, anno di inizio della crisi, la somma inviata in patria da ciascun cittadino straniero si è ridotta mediamente di 800 euro. Il Lazio è la regione che nel 2013 ha subito il più forte calo nel volume delle rimesse (-47,7%), registrando un ammontare di 1,06 miliardo di euro. Al primo posto si colloca dunque la Lombardia con 1,18 miliardo, seppure registri anch’essa un calo del 18,8% rispetto al 2012.
Cali significativi sono stati registrati anche in Sicilia (-21%) e in Campania (-18,1%). Roma rimane la provincia con il maggior volume di rimesse (965 milioni di euro), seguita da Milano (675 milioni) e Napoli (221 milioni). Osservando i valori pro-capite, le prime province sono Prato (5.500 euro per ogni straniero residente) e Catania (4.300 euro pro-capite).