Misure più drastiche in Basilicata per contrastare l’emergenza dell’eccesso di popolazione del cinghiale. La Regione rassicura le associazioni del mondo agricolo sulle attività di caccia, controllo e caccia di selezione che l’anno scorso hanno portato a circa 10.000 capi abbattuti: circa 9160, contro i 7801 capi del 2016, sono stati abbattuti in attività venatorio; 782, contro i 150 del 2016, in attività di selecontrollo nei 600 siti di prelievo posizionati sul territorio a caccia programmata.
La Regione, inoltre, ha approvato un Piano di abbattimento selettivo con numeri ancora più alti. In questo modo, ha sottolineato l’assessore alle politiche agricole Luca Braia, tale piano ha ”creato le condizioni per abbattere i cinghiali tutto l’anno”. Negli altri nove mesi, infatti, si procederà con attività di controllo e caccia di selezione, sia nelle aree vocate che in quelle non vocate, con appostamento e girata e per il periodo fuori dall’attività venatoria è stato incrementato il numero: autorizzato e previsto il prelievo di 2.500 capi nel periodo marzo-dicembre 2018 e di almeno 4500 nel triennio 2018-2020.