La terra continua a tremare nel Porticciolo che ispirò Luchino Visconti. La storia dei pescatori siciliani, sfruttati nella loro miseria dai grossisti, torna alla ribalta. Una storia che, nel 2018, parla di sfruttamento e condizioni da caporalato. Ad Acitrezza, da due anni, alcuni attivisti della federazione del sociale raccolgono racconti e denunce di alcuni giovani pescatori, stanchi di subire le pressioni e le intimidazioni di alcune organizzazioni mafiose. E il caporalato non fa sconti, si lavora per 30 euro al giorno. E per chi non accetta le regole rischia di perdere il pescato di una giornata di lavoro o anche la barca. O, perfino la vita: un anno fa, due fratelli, non sono più tornati dopo una battuta di pesca. E c’è chi pensa che siano stati vittime di un agguato a mare.