Il gioco d’azzardo, dall’online a quello fisico, continua a stregare i meridionali. Anche per il 2017, sebbene non siano ancora disponibili dati ufficiali, i cittadini del sud Italia continuano ad investire in gratta e vinci, slot machine, scommesse sportive e lotto e lotterie varie con la segreta speranza di centrare una bella vincita.
Secondo una ricerca realizzata dall’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il giocatore online è un uomo tra i 25 e i 44 anni che risiede nelle regioni del sud, gioca saltuariamente e spende circa 48 euro al mese.
Il 2016 è stato l’anno del boom del gioco online: 2 milioni di persone hanno giocato almeno una volta nel corso dell’anno in una delle tante piattaforme online come Casino.com Italia, sfondando per la prima volta il miliardo di euro di raccolta complessiva con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente. I giochi più gettonati dagli italiani sono i casinò games (+35% rispetto al 2015) e le scommesse sportive (+31%) mentre sono in ribasso il poker e i giochi di carte in generale. A dare la spinta decisiva al settore dell’online è stato il gioco in mobilità: secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico, infatti, la spesa effettuata al gioco utilizzando lo smatphone o il tablet ha superato i 250 milioni con una crescita di quasi il 50% rispetto all’anno precedente.
Sul fronte del gioco fisico, le regioni del meridione hanno complessivamente speso in gioco d’azzardo più di 22 miliardi di euro, quasi il 23% di quanto speso in Italia. La regione in cui si spende di più è la Campania, terza in classifica a livello nazionale dopo Lombardia e Lazio, con 7,2 miliardi di euro. Subito dopo, quasi a pari merito, ci sono la Puglia (4,3 miliardi) e la Sicilia (4,2) seguite da Abruzzo (1,9), Calabria (1,8) e Sardegna (1,6). Chiudono Basilicata e Molise rispettivamente con 510 e 359 milioni di euro.
I giochi più gettonati in Italia e al Sud sono certamente le slot machine. Quasi la metà di quanto speso al gioco va a finire nelle macchinette. In Italia, tra quelle tradizionali e le più moderne Vlt ce ne sarebbero in attività più di 400 mila. Di queste, quasi 140 mila, più o meno il 35% del totale, sono nelle regioni meridionali.