Il NAPOLI ha blindato il terzo posto in classifica battendo, in rimonta, per 3-2, una rimaneggiata ma combattiva Lazio. Al San Paolo, dopo un avvio in sordina, i partenopei hanno “schiacciato” i capitolini, costretti ancora una volta a giocare in inferiorita’ numerica per quasi tutta la ripresa, a causa della giusta espulsione di Cana (per somma di ammonizioni).
Al termine di una gara bella e vibrante, puo’ dunque brindare per la qualificazione alla prossima Champions League la formazione campana; mentre si complica la situazione della Lazio, in chiave ammissione alla futura Europa League. Nei padroni di casa, privi degli indisponibili Rafael e Maggio, Rafa Benitez, fedele al turn over e al modulo 4-2-3-1, ha schierato dal primo minuto Henrique, Britos, Albiol e Ghoulam a protezione di Reina; Jorginho e Behrami in mediana, con Mertens, Pandev e Insigne alle spalle Higuain. Inizialmente fra le riserve, invece, Hamsik, Inler e Callejon (entrato nella ripresa). Negli ospiti, orfani degli infortunati Keita, Dias, Biava, Marchetti, Ederson, Klose, Gonzalez e dello squalificato Biglia, Edy Reja ha confermato il 4-3-3, inserendo in avvio Konko, Ciani, Cana e Radu davanti a Berisha; il trio Onazi, Ledesma, Lulic nella zona nevralgica, con Candreva, Mauri e Anderson in avanti. Relegati dal principio in panchina, al contrario, Perea e Postiga (in campo nel secondo tempo).
Buona la partenza della Lazio, reduce da due successi consecutivi, pericolosa al 15′ con una bella girata di Mauri, di poco al lato, e tre minuti dopo con un tiro di Anderson, violento ma non preciso. Al 21′ e’ giunto, poi, il gol del vantaggio iniziale dei capitolini, firmato da Lulic, al terzo sigillo di fila in campionato, bravo a saltare il lento Albiol e a insaccare la sfera alle spalle di Reina. A seguire il Napoli si e’ svegliato e la gara e’ diventata molto intensa.
Al 29′ Berisha ha negato la gioia del gol a Higuain, con un intervento miracoloso; due minuti dopo Reina ha salvato i partenopei dal colpo del ko, bloccando in uscita Anderson, abile a saltare Mertens e a presentarsi a tu per tu con l’estremo difensore degli azzurri.
Al 42′, dopo le conclusioni pericolose ma non precise di Behrami, Insigne e Onazi, Mertens ha raddrizzato la partita, con l’ennesima sortita vincente, avviata dall’out sinistro offensivo e conclusa con il suo ottavo (violento e preciso) sigillo stagionale. In apertura della seconda frazione la svolta del match: al 3′ Cana ha steso in area di rigore Mertens e Banti ha decretato il penalty, estraendo il secondo cartellino giallo all’indirizzo del difensore biancoceleste. Sul dischetto si e’ presentato Higuain, che ha firmato il sorpasso dei partenopei.
La Lazio a questo punto ha subito la botta e l’attaccante argentino ha colpito nuovamente (al 22′) superando il neo entrato e “statico” Novaretti, battendo per la seconda volta consecutiva l’incolpevole Berisha. Lo stesso portiere dei capitolini ha negato il tris a Higuain un minuto dopo. Poi, inspiegabilmente, la gara ha cambiato volto e gli ospiti hanno prima accorciato le distanze (al 37′), grazie all’attivo Onazi, e a seguire impensierito non poco la retroguardia e la tifoseria degli azzurri.
Le paure e i fantasmi, al 4′ minuto del recupero, sono stati scacciati pero’ dal solito Higuain, bravo a realizzare, in contropiede, il 4-2 finale, nonche’ la sua prima tripletta in Italia.