L’Italia è in una condizione di grave crisi economico-sociale. È questa una crisi così grave e profonda che fa sentire tragicamente i suoi tristi effetti prima di tutto, sull’umano sia individuale oltre che sull’insieme italiano, colpendo intere umanità di insieme ed interi territori, tristemente dismessi e sempre più abbandonati a se stessi.
Sono i deboli, i più deboli d’Italia tragicamente esposti al grave, disumano e sofferto cammino di crisi italiana; di crisi che cresce, rendendo i già poveri, sempre più poveri e le fasce vicine a quelle dei poveri, tristemente povere e dal Futuro negato.
Che triste bivio italiano!
Lo si vive, purtroppo, con indifferenza, facendo finta che “tutto va bene”. Anche i poveri, a cui si nega il necessario per vivere, da rassegnati, sopportano in silenzio la loro crocefissione, un calvario di un morire lento ed indifferente ad un mondo del benessere che fa sempre più finta di niente, prendendone le distanze, con il disumano atteggiamento del “… sono fatti miei”.
Ma così non è! Così assolutamente non è! Le povertà umane, espressioni di un sociale ammalato, sono “fatti nostri”; sono fatti di tutti Noi.
Con il nostro silenzio complice, aiutiamo a germogliare il mercantilismo del Mondo che può, a disumano danno del “poveri cristi” parte di un Mondo, a cui si nega tutto, dico tutto.
A cui si nega la vita del quotidiano da difficile sopravvivenza, prima ancora del Futuro; così facendo se ne cancella tristemente l’esistenza nella più assoluta indifferenza egoistica da parte di chi vive la propria vita privilegiata, con l’egoistico, libero convincimento di un “va bene così”.
Che infame umanità! Si nega con indifferenza a qualsiasi possibile forma di equità.
Il potere del dominio universalmente inteso, con disumana indifferenza per chi soffre è alla base di un disegno geopolitico della Terra che, in questo inizio del Terzo Millennio, va sempre più, prendendo di sé, l’umano del Mondo ricco che, con disumana indifferenza, non ritiene giusto ed opportuno occuparsi del Mondo povero e degli esclusi, ad un disumano bivio da “fine annunciata”.
Povero Mondo nostro! Così proprio non va! Bisogna agire e reagire, mettendo umanamente ordine al disordine umano.
Tanto, appellandosi a percorsi di umanità condivisa, basati sui saggi principi di un Mondo Nuovo, con un insieme di vita fatto di un Risorgimento umano, saggiamente finalizzato al nascere di un NUOVO UMANESIMO, assolutamente necessario per salvare questo nostro Mondo morente e sempre più, dalle tristi condizioni di “vita negata”.
Una condizione disumana grave da combattere prima di tutto con la saggia forza delle idee e con il confronto del pensiero, risorse umanamente utili per costruire percorsi di vita da “umanità nuova”.
Da umanità saggiamente solidale, unita nel progetto di un insieme solidale con al centro, non il Potere delle cose e della sempre più diffusa immaterialità senz’Anima, ma dell’Uomo, meritevole di saggia centralità, per il Futuro di un Mondo umanamente diverso.
A ruota libera, oggi con tanta confusione in testa, i poteri forti agiscono deviando il corso della vita umana dai valori insostituibili dell’Essere in divenire, ai falsi e bugiardi disvalori di una materialità senz’anima che ha per “Dominus” il disumano mondo delle cose dell’avere-apparire che portano inevitabilmente al disastro annunciato di un Mondo tristemente cancellato.
La strada giusta da seguire è unicamente quella dei “valori prima delle cose”. è questa la sola via giusta; è questa la sola via possibile per il Futuro del Mondo. È questa la sola via per salvare il Mondo, restituendolo saggiamente ad un’umanità di insieme capace di volersi bene e di pensare al Futuro, come forte impegno per una continuità umana assolutamente dovuta e che niente e nessuno può negare al Futuro umano-territoriale del Mondo.
Purtroppo, c’è un pensare ed un fare umano che va in tutte altre direzioni; tanto, con la forza di una creatività scientifica di innovazioni tecnologiche che remano contro il Futuro del Mondo, essendo sempre più spesso sottomesse ai poteri forti del Mondo che pensano unicamente a “dominare il Mondo”, indifferenti al danno che causano al Futuro del Mondo ed all’umanità in crisi, vittima del disumano rischio di “distruzione del Mondo”.
Che fare per vincere le grandi sfide del Mondo?
Fermarsi! Fermarsi a riflettere e cercare, come insieme umano, l’antidoto giusto, per rigenerare il Mondo. Si tratta sicuramente di un antidoto che fa parte dei valori dell’Uomo e di quella universalità umana che, assetata di umanità di insieme, si rifiuta alla dissennata apparenza dei falsi miti che, grazie alla saggezza dell’ESSERE IN DIVENIRE, saranno, prima o poi, più prima che poi, cancellati, restituendo il Mondo ai valori dell’ESSERE IN DIVENIRE che, nonostante le invasioni dei falsi miti, destinati a finire a causa di un’inevitabile implosione, così come ci insegnano i corsi e ricorsi della Storia umana, ritorneranno avendo in sé l’insostituibile forza dell’universalità del Nuovo del Mondo.
Si tratta di una Forza immateriale che appartiene solo all’ESSERE e che è l’unica vera protagonista di umanità dal Futuro garantito, riproponendosi come risorsa insostituibile dell’ESSERE IN DIVENIRE, saggio “Dominus” del Futuro del Mondo; un Futuro che appartiene all’Uomo e non alla materialità delle cose che, cammin facendo, dimostrano la propria fragilità ed inconsistenza con tanti falsi miti, tristemente colmi di profeti e profezie del NULLA, in quanto privi della saggia forza dei valori dell’ESSERE, mancando la quale siamo di fronte ad un umano senza senso e dai tempi assolutamente corti.
L’apparire non rappresenta il Futuro del Mondo; tanto, anche di fronte a miti poco saggi e dal respiro tristemente corto.
Alternativo in senso di assoluto valoriale è l’ESSERE, al di fuori del quale, nonostante i falsi miti dell’apparire, c’è il NULLA. C’è il triste vuoto di un NULLA che ha come fine annunciata la sola certezza del NULLA.
Purtroppo nel nostro Paese, nonostante le false apparenze del dire e del fare, si respira un’aria avvelenata di cattiva politica e di cattiva società.
Con queste caratteristiche c’è poco da sentirsi garantiti nelle certezze umane, sociali e politiche del Futuro italiano; un Futuro da Nuovo Italiano. Un Futuro da Mondo Nuovo di un’Italia rigenerata ed unicamente forte delle sole debolezze populistiche di italiani senz’anima e senza certezze che, da indifferenti hanno deciso di vivere la propria vita, giorno per giorno, con alla base un carpe diem senza pretese di un Nuovo Futuro Italiano.
Si respira nella nostra Bella Italia, un’aria avvelenata, forte, tra l’altro, del protagonismo di un’illegalità diffusa sempre più padrona del nostro Paese che, così facendo, si nega tristemente al Futuro.
Che tristezza italiana!
C’è in Italia ed in Europa una forte miopia politica; una grave miopia che proprio non giova né all’Italia né all’Europa che, nella più generale crisi dell’Occidente, si nega tristemente al Futuro.
Tanto, lo penso e lo esprimo con le dovute convinzioni, avendo concreta certezza delle condizioni non buone che l’Italia, l’Europa, insieme al più generale Mondo dell’Occidente, si trovano a vivere nel nostro tempo, un presente che inevitabilmente ne compromette anche il Futuro, diventandone tristemente “Futuro negato”.
Siamo al non ritorno? Siamo al niente da fare?
Nonostante le preoccupanti condizioni che, a partire dall’Italia si estendono all’Europa ed all’Occidente, una parte importante del Mondo, io voglio indossare saggiamente i panni del credere ad un Nuovo umano, sociale, politico, culturale e di sviluppo possibile; tanto, a partire dall’Italia ed andando con il pensiero anche oltre confini.
Penso, nonostante tutto, allo sviluppo possibile, attraverso nuovi percorsi umani e territoriali, a partire dalle necessarie sfere infrastrutturali ed alle innovazioni, il frutto di idee per nuove dimensioni di sviluppo umano, sociale e di Mondi condivisi.
Al punto in cui siamo, c’è da sperare nel miracolo e da rimboccarsi le maniche pensando di reinventare il Mondo, nelle sagge prospettive di un Mondo Nuovo, trasformando il tutto in un Mondo di bellezza e di verità, capace di affascinare chi ne diventa protagonista, attraverso la visione del bello o attraverso la consapevole conoscenza delle verità dismesse, assolutamente necessarie al Futuro del Mondo, con il suo sempre più crescente divario tra chi ha e chi non ha e tra chi sa e chi non sa, un grave aspetto delle diversità umane, indifferenti ai più che, così facendo, diventano diversità umane negate al Futuro, dal pericoloso bivio declino o sviluppo.
Giuseppe Lembo