Politica interna
Mattarella bacchetta i populismi. “Contro il non voto idee realiste”. Un grazie riconoscente al governo Gentiloni, che ha assicurato «il rispetto del ritmo istituzionale», scongiurando elezioni anticipate, e nell’ultimo anno ha «accompagnato il Paese nella ripresa economica, agevolandola». Ma c’è un pericolo in agguato, avverte il capo dello Stato. Si chiama fuga dalle urne. Per scongiurarla, nel suo discorso alle alte cariche traccia le regole di ingaggio della campagna elettorale. «Mi auguro che vengano avanzate proposte comprensibili e realistiche – è il suo appello ai partiti – capaci di suscitare fiducia, sviluppando un dibattito intenso, anche acceso ma rispettoso». Quanto al «dopo» nessun problema, Mattarella è «sereno», animato da «fiducia» e convinto che si troverà una soluzione per il nuovo governo, grazie al «doveroso concorso di ciascuno alla vita istituzionale e sociale della Repubblica».
Raggi non si ricandida. «La regola è chiara e ce la siamo data. Intanto direi che arrivare viva alla fine di questo mandato sarà un grandissimo successo». Virginia Raggi non si ricandiderà al Comune di Roma. «In base alla regola dei due mandati, direi di no», ha risposto ieri la sindaca a chi le chiedeva se intendesse dare continuità al governo della Capitale candidandosi per il terzo mandato elettivo. Virginia Raggi, dunque, non sarà la prossima sindaca di Roma. In ossequio alla regola voluta dal M5S e messa in discussione proprio in questi giorni dal suo collega di Pomezia Fabio Fucci, potrà andare avanti al massimo fino alla tarda primavera del 2021, alla scadenza naturale della consiliatura. «Così esce dal M5S», aveva detto Luigi Di Maio su Fucci facendo avanzare l’ombra di un nuovo caso Pizzarotti.
Economia e finanza
Commissione Banche, l’audizione di Visco. Matteo Renzi, all’epoca premier, ha sollevato in due occasioni la questione Etruria con il governatore di Bankitalia. Nella stessa stagione Maria Elena Boschi, in veste di ministra, ha incontrato due volte il vice direttore di Via Nazionale, Fabio Panetta, per parlare dell’istituto aretino. A raccontarlo è il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, alla commissione di inchiesta sul sistema creditizio. L’allora ministro Boschi nei due incontri con Panetta «non effettuò alcune sollecitazione di alcuna natura su Etruria». Quanto al premier Renzi, nei suoi incontri nel 2014 «certamente una domanda la fece» in merito a Banca Etruria, «e io non risposi». Un’audizione lunga, su più temi, durante la quale Visco ha ammesso di avere rimpianti per non «aver spinto con forza» le banche sul recupero delle sofferenze e sul caso della Popolare Vicenza. Di Maio: svelate le pressioni di Renzi . Il leader Pd ringrazia Visco: «Fugato ogni dubbio sui ministri».
La legge di Bilancio. “Più straordinari ai dipendenti pubblici e agevolazioni a notai e avvocati. Nuovi fondi per le strade provinciali, e se ne cercano per le famiglie”. L’argine si era già rotto al Senato, arrivati all’ultima chiamata in commissione Bilancio alla Camera il fiume degli emendamenti è letteralmente tracimato. La legge di Bilancio per il 2018 è l’ultimo provvedimento che verrà approvato dal Parlamento prima dello scioglimento delle Camere e quindi i deputati, il relatore di maggioranza ed il governo ci stanno infilando di tutto. “Norma Fintech” con la ritenuta a titolo d’imposta, pari al 26%, sui proventi derivanti dalle attività di peer-to-peer lending. Pagamento dal 2018 in via strutturale delle pensioni dal primo giorno del mese. Rifinanziamento del bonus bebè per i soli nati e i bambini adottati nel 2018. Sono questi alcuni dei numerosi ritocchi alla manovra approvati dalla commissione Bilancio della Camera con una lunga maratona finale di votazioni.
Politica estera
Tasse, la Camera approva la riforma di Trump. La Camera degli Stati Uniti ha approvato la versione finale della riforma fiscale promossa dai repubblicani, che va ora al Senato per l’ulteriore voto. Secondo le previsioni, il testo otterrà oggi anche la seconda approvazione. Entro venerdì occorrerà trovare un accordo con i democratici per rifinanziare le attività del governo federale ed evitare lo shutdown. Il taglio delle tasse priverà le casse federali di 1,5 miliardi di dollari in 10 anni: un’iniezione di liquidità pensata per spingere al 4% la crescita del Pil. Il presidente pronto alla firma: «Rivoluzione fiscale, farà volare l’economia».
Missile dallo Yemen su Riad. “Appoggiati da Teheran, i ribelli houthi hanno colpito la residenza della monarchia durante una riunione”. Il nuovo missile lanciato su Riad, capitale dell’Arabia Saudita, e intercettato in volo prima di colpire il palazzo reale è l’ennesimo campanello d’allarme per la guerra che verrà. Nel 2018 una scontro aperto fra Iran e sauditi appoggiati indirettamente da Israele e Stati Uniti è uno scenario sempre più probabile. L’attacco ha ovviamente riacceso l’attenzione su un conflitto ampiamente dimenticato nonostante i 10 mila morti e gli 8 milioni esposti a fame ed epidemie. Ieri il leader Houti Abdul Malik è stato chiaro: «Fintanto che il nemico bombarderà la nostra capitale Sanaa, noi colpiremo Riad e Abu Dhabi».