“Carissimi Sergio e Giuseppe, avete chiesto l’impossibile, cioè di cambiare il mare a chi ha già dimostrato di non conoscerlo neppure provocando persino una dolorosissima scissione da tanti nostri compagni”. Lo scrive Michele Emiliano in una lettera a ‘La Repubblica’, sulla scia di quanto affermato ieri, sempre sotto forma di lettera al direttore del quotidiano, da Sergio Chiamparino e Giuseppe Sala. “Mi torna in mente -aggiunge, dopo aver elencato quelli che a suo giudizio sono stati gli errori di Renzi premier- ‘Il capitano del mio mare’ di Mussapi, un bellissimo racconto per bambini. Loro sono più semplici di noi adulti e capiscono tutto più facilmente: il capitano come racconta il bravissimo autore, è una figura per niente autoritaria, saggia e presente. Una sorta di Papà Capitano che conduce il bimbo sulla strada della vita per quella che è, anche quando la realtà è dura. Ecco noi tutti, democratici sappiamo quanto sia difficile il nostro mare, più che illudersi di cambiare il mare abbiamo l’occasione di cambiare il Capitano”. “E restituire così alla nostra comunità verità e giustizia, unità e senso dello stare insieme su valori e progetti comuni, costruiti attraverso la partecipazione dal basso consentita da una grande organizzazione libera e democratica come il nostro partito. L’Italia -conclude- è il nostro partito”.