C’è l’atteso andamento (negativo) del deficit strutturale, il debito pubblico che non scende, qualche segnale positivo sul fronte crescita. Ma al di là dei numeri – che pure saranno il cuore delle previsioni economiche invernali rese note questa mattina dalla Commissione -, quando si tratta di analizzare la situazione economica italiana ciò che più preoccupa l’Unione europea sono i rischi legati «all’incertezza politica». Una formula che tradotta dal bruxellese istituzionale al politichese nostrano ha un significato preciso: le elezioni anticipate, specie se prima dell’estate, sono un rischio. Anche dal punto di vista dei conti pubblici. E non solo per l’Italia, perché nel documento che accompagna le previsioni invernali (che il commissario Pierre Mossovici presenterà alle II) si parla esplicitamente di «incertezze politiche» legate alle «elezioni che si svolgeranno in Europa quest’anno».