Se Renzi e il Pd non potranno impedire che Massimo D’Alema si porti via un pezzo di partito, quantomeno hanno già pronto un piano d’attacco per evitare che possano portare via gran parte del patrimonio: circa 2.400 immobili, oltre a 410 opere d’arte, tra cuti pure due Guttuso e altre opere di Mazzacurati. E’ l’enorme tesoro «a filiera corta» che il Partito comunista ha trasmesso a Pds e Ds, salvo poi essere tolto di fatto al Pd, con un’abile mossa dell’ex tesoriere diessino Ugo Sposetti, fedelissimo di D’Alema. «Faremo una class action promossa da ex iscritti ai Democratici di sinistra – annuncia l’avvocato Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd – perché quel patrimonio appartiene alla storia del nostro partito e non ad una fondazione privata». Secondo le stime fatte qualche anno fa da Report, questo forziere avrebbe un valore che supera il mezzo miliardo, mentre per i renziani si sfiorerebbe addirittura il miliardo.