Politica interna
Renzi: Nonostante il premier fosse impegnato nell’incontro a Ventotene, l’onda lunga delle dichiarazioni di Renzi sul voto nel 2018 ha scatenato l’attacco delle opposizioni. Il M5S ad esempio ha definito l’ex sindaco di Firenze un “Pinocchio” (Laura Castelli) e ha svelato la sua “paura di perdere”, come riporta il blog di Grillo. Ancora più diretto Salvini (Lega) che gli ha dato del “buffone”, mentre Schifani è convinto che la decisione di non dimettersi permetterà al centrodestra di recuperare terreno su Renzi. Tra tanti attacchi, il premier incassa però l’appoggio di Alfano che sostiene che “Renzi fa bene a dire che non se ne va”. Sul fronte interno è apparsa invece fredda la risposta dell’Anpi all’invito del segretario Pd al presidente Smuraglia per discutere del referendum alle feste dell’unità. E i rapporti restano tesi anche con la minoranza Pd, poco convinta dalle idee di taglio tasse che circolano nelle ultime ore e che favorirebbe i più ricchi.
Parisi: Si avvicina la data della convention settembrina organizzata da Parisi e cominciano i contatti per individuare i partecipanti. Mentre resta il massimo riserbo a riguardo (uniche indiscrezioni la presenza di Squinzi, Gozzi e De Albertis) cominciano a circolare informazioni sulla location, che probabilmente sarà un locale di eventi nella zona di via Tortona a Milano. C’è chi specula inoltre che la data (il weekend del 17 settembre) sia stata scelta in concomitanza con il raduno leghista di Pontida per poter tagliare fuori il partito di Salvini. Resta comunque chiaro che l’iniziativa è formalmente slegata dall’impegno di rilancio di FI, nonostante Berlusconi sia rimasto piacevolmente sorpreso dall’idea di Parisi.
Politica estera
Ventotene: Sulla portaerei Garibaldi i tre leader del direttorio Ue Hollande, Merkel e Renzi si sono confrontati sui temi del prossimo futuro: sicurezza, crescita e giovani. E sembra esserci stata una forte convergenza sugli argomenti, tanto da permettere a Renzi di affermare che la Ue “non è finita dopo la Brexit”. Sui migranti restano forti le convinzioni che è necessario intensificare i controlli e che si dovrà accelerare sull’aiuto ai paesi in difficoltà da cui arrivano i migranti. Merkel ha aggiunto inoltre che per gestire al meglio la crisi sarà imprescindibile l’aiuto della Turchia. Su giovani e crescita l’idea è di ampliare il Piano Juncker, estendere il programma Erasmus e permettere nuovi investimenti in settori d’avanguardia per creare posti di lavoro. Ma nonostante i buoni propositi espressi a parole, è sembrato emergere un atteggiamento scettico di Merkel verso le richieste di Italia e Francia di aggirare l’austerità per avere più flessibilità. La cancelliera tedesca ha sostenuto che il Patto di stabilità concede già molta flessibilità e che “spetta alla Commissione confrontarsi con gli stati membri”. La ripresa secondo Merkel potrà arrivare con la creazione di “condizioni per favorire gli investimenti privati” e quindi dovrà passare dalle riforme.
Francia: Le presidenziali francesi si infiammano quando mancano otto mesi al voto. Hollande sembra essere preso di mira da tutte le forze politiche, alleate e non, e giorno dopo giorno si allunga la lista di candidati. A questa si è aggiunto ieri il prestigioso nome di Nicolas Sarkozy che ha annunciato con un tweet che si candiderà alle primarie del centrodestra. I temi su cui probabilmente si confronterà con Marine Le Pen sono quelli cari alla destra: immigrazione, sicurezza, pensioni e taglio delle tasse. Ma è nutrito anche l’elenco di sfidanti proveniente da sinistra. In attesa di capire se Hollande si ricandiderà (solo il 7% dei francesi lo vorrebbe) gli esponenti dellagauche che si sono fatti avanti comprendono l’ex ministro dell’Economia Montebourg, la verde Duflot e Benoit Hamon, in passato ministro socialista dell’Istruzione e ricerca.
Libia: La crisi politica libica continua dopo che nella votazione di ieri a Tobruk Fayez al Sarraj, il promotore del governo di unità nazionale, non è andato minimamente vicino al quorum per ottenere l’incarico ufficiale. Ad acuire l’incertezza che grava sul paese è arrivata la decisione dell’Egitto di schierarsi con il principale avversario di Sarraj, il generale in pensione Khalifa Haftar. Si prospettano così nuovi scontri tra i due contendenti, in un paese diviso a metà tra Tripoli e Bengasi.
Economia e Finanza
Mercati: La settimana inizia con un rialzo per Piazza Affari (+0,36%). A trascinare la Borsa italiana ci pensano le banche che rimbalzano (+1% l’indice dei titoli bancari) anche grazie alle notizie sulla vendita delle quattro banche, nonostante si percepisca la prudenza dovuta all’incertezza nei confronti dei dossier (Mps in primis) ancora sul tavolo. La nuova discesa del prezzo del petrolio ha influenzato l’andamento delle altre banche, con Parigi (-0,24%) e Francoforte (-0,47%) in perdita. Lo spread tra Btp e Bund si è allargato a 119 punti.
Fed: L’annuale incontro tra banchieri centrali a Jackson Hole, Wyoming, si concluderà con il discorso di Janet Yellen, durante il quale la presidente Fed dovrebbe dare indicazioni sulle mosse future dell’istituto americano. Si teme però che le scelte di Yellen saranno condizionate dall’imminente votazione presidenziale, con misure che eviteranno il rischio di recessione per il paese in modo da aiutare la candidata democratica Clinton, a cui Yellen viene considerata vicina. Ecco perché probabilmente verrà spostato ulteriormente il rialzo dei tassi, mentre l’economia mondiale continua a ristagnare e le politiche monetarie delle banche centrali del quantitative easing cominciano a mostrare il fianco.