Sebbene gia’ morto, risultava avere assunto ben 31 extracomunitari nella sua azienda agricola. Una sostituzione di persona con l’identita’ di un imprenditore agricolo ravennate per la quale i carabinieri della citta’ romagnola hanno denunciato a piede libero un 36enne albanese. L’uomo deve anche rispondere di violazioni delle norme sull’immigrazione. Secondo le verifiche dei militari di Ravenna e di Faenza, tra meta’ maggio e inizio settembre 2015 al Sui, lo Sportello unico per l’immigrazione, erano state inoltrate per via telematica 31 domande per regolarizzare (e quindi fare arrivare in Italia) 31 lavoratori stranieri perlopiu’ indiani e marocchini. Esattamente 11 a Ravenna, 10 a Ferrara e 10 a Rovigo.
Tutto tramite l’identita’ dell’imprenditore agricolo morto a inizio maggio sempre del 2015. In tutti i casi la domanda risultata essere stata fatta tramite utenza internet legata al numero di cellulare dell’albanese. Gli inquirenti vogliono ora capire se dietro al giro vi possa essere un’organizzazione ben ramificata. L’arrivo in Italia dei 31 stranieri e’ gia’ stato bloccato prima del via libera dell’ambasciata.