“Non c’e’ correlazione meccanica tra gli sceneggiati tv e la riproduzione di comportamenti camorristici, ma e’ ipocrita non capire che quando parliamo di alcuni mondi e ambienti, e penso a quelli della camorra giovanile e delle nuove leve c’e’ il prevalere di modelli comportamentali e culturali che vengono influenzati dalla comunicazione di massa”. Lo dice Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nell’appuntamento settimanale a Lira Tv.
“La battaglia contro la camorra non puo’ essere solo militare, ma culturale e di crescita civile – afferma – Ci sono sceneggiati anche molto belli dal punto di vista tecnico rispetto ai quali mantengo tutte le mie riserve” “Quando vedo che le nuove leve si fanno chiamare ‘Barbudos’, hanno tatuaggi e usano un determinato linguaggio – aggiunge – ho la conferma che nelle nuovissime generazioni di camorristi l’elemento sottoculturale, mediatico e di linguaggio ha un suo peso”.
“Queste cose pesano – conclude – serve la consapevolezza che ogni cosa che facciamo puo’ avere una ricaduta”.