Politica interna
Elezioni amministrative: Nella giornata di oggi circa tredici milioni di italiani saranno chiamati al voto per eleggere il sindaco della propria città. 1342 sono i comuni coinvolti di cui 25 capoluoghi di provincia. Molte le città importanti al voto tra cui Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli e Cagliari. Sabato c’è stato l’insediamento dei seggi da parte degli scrutatori, con problemi nei numeri dei presidenti di seggio (204 hanno rifiutato su 886). L’Osservatore Romano lancia l’allarme astensione, pubblicando un editoriale in cui sottolinea come l’astensionismo sia uno dei pochi dati certi di queste amministrative, con percentuali che alla vigilia parevano molto alte. Le polemiche sul silenzio stampa imposto per legge sono state alimentate dalla presenza al Festival dell’Economia di Trento di Virginia Raggi e Piero Fassino, entrambi candidati sindaco rispettivamente a Roma e Torino. La rappresentante del M5S si è però attenuta all’intervento per il Festival, rimandando tutti i commenti riguardanti le amministrative a lunedì. Nel frattempo il Corriere della Sera fa notare come sui social non sia stato rispettato il silenzio elettorale, con rappresentanti politici che hanno approfittato dell’inesistenza di una legge che regoli il web, al contrario di quanto succede per Tv e radio.
Politica estera
Immigrazione: Angela Merkel si schiera con l’Italia sulla questione Brennero. Il suo è un messaggio forte: “se chiudiamo il Brennero, l’Europa è distrutta” come riporta il Corriere della Sera. Il suo discorso ha fatto notare come la strategia di alzare muri all’interno dell’Europa è una strategia destinata a fallire ed è sbagliato chiudere le vie interne come quella del Brennero. Merkel si trova d’accordo con la soluzione del “Migration Compact”, pacchetto di misure in studio presso l’Ue per migliorare le condizioni di vita nei paesi dove è più forte l’emigrazione, in modo tale da evitare sul nascere il fenomeno dei grandi flussi migratori. Da Berlino sono giunti complimenti all’Italia per lo sforzo nei salvataggi in mare, ma lo stato italiano dovrà migliorare la gestione dei rifugiati.
Sussidio Svizzera: Si svolge oggi in Svizzera il referendum per introdurre il reddito di Base Incondizionato (Rbi), conosciuto anche come reddito di cittadinanza. Secondo il programma questo verrà corrisposto a ogni persona, dalla nascita alla morte, indipendentemente dal reddito. La cifra corrisposta dovrebbe toccare i 2500 franchi svizzeri al mese (circa 30mila franchi all’anno). La soglia di povertà in Svizzera è considerata poco sopra i 29mila franchi all’anno e in questa categoria rientra circa il 14% degli svizzeri. Le previsioni considerano improbabile l’approvazione del referendum; la maggior parte degli svizzeri pensano che lo stato non possa permettersi una soluzione di questo tipo.
Economia e Finanza
Padoan: Il ministro dell’economia Padoan è intervenuto al Festival dell’Economia di Trento, parlando di banche e imprese. Padoan si è detto ottimista sulla ripresa degli istituti di credito italiano, affermando che entro due anni la situazione si normalizzerà. Sul Fondo Atlante ha difeso l’operato di Penati e dell’ente che, a detta di Padoan, è un esperimento visto con interesse all’estero. Il ministro ha difeso anche Consob e Bankitalia, mostrando convergenza con Visco sul bail in. Padoan inoltre ha lodato l’operato del governo, in grado di fare riforme utili per l’economia e che ora si dovrà concentrare sulle imprese: al vaglio un taglio dell’Ires e, se ci sarà spazio di manovra, dell’Irpef.
Visco: Al Festival dell’Economia di Trento era presente anche il governatore di Bankitalia Visco. Tra gli argomenti trattati, molto interesse ha suscitato il dibattito con il governatore della Banca di Francia Villeroy de Galeau riguardo un ministro dell’economia europeo. Visco si è detto d’accordo con il collega ma ha sottolineato che è indispensabile che questa figura abbia la responsabilità di un bilancio comune per avere reale utilità. Sulla Brexit Visco si è detto preoccupato soprattutto dall’”effetto contagio” che potrebbe generarsi in seguito all’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Infine il governatore ha negato la fattibilità di istituire il “reddito minimo” da 500 euro per cittadino, considerato troppo gravoso sul Pil nazionale.