Politica interna
Renzi: intervistato dal direttore del Foglio il premier affronta i temi politici d’attualità, elezioni amministrative e referendum in primis, e conferma di essere pronto a “cambiare mestiere” nel caso non dovesse riuscire a “cambiare l’Italia”.
2 giugno: Sergio Mattarella definisce la Festa della Repubblica “la festa che celebra la libertà di scelta”, ricordando che nel 1946 l’Italia, per la prima volta nella sua storia, ritrovava “la libertà, la partecipazione al voto di tutti, uomini e donne, realizzando così una piena democrazia”. L’introduzione dell’autentico suffragio universale fece compiere al Paese il vero salto di qualità, trasformandolo in una Repubblica in cui tutti i cittadini concorrono a determinare le scelte fondamentali della vita nazionale. Il Presidente, dopo aver affermato che “Europa e Repubblica sono i nostri pilastri”, spende parole di stima per l’Italia che “è migliore di come la si dipinge”.
Roma: il premier Renzi presenta Giachetti come “il prossimo sindaco di Roma” elogiandolo come “unico candidato con esperienze amministrative passate”. Non chiuderà la campagna elettorale a Roma, come qualcuno sperava, ma Renzi ha trasformato in un piccolo show l’evento organizzato ieri nella Capitale e, davanti ad una platea gremita, con la presenza di tutto lo stato maggiore del Pd, da Orfini a Cuperlo, ha avuto battute per tutti ed ha ringraziato anche Pier Luigi Bersani, che in mattinata aveva presenziato ad un altro evento elettorale di Giachetti, sempre a Roma, ed infine ha ricordato come Giachetti non abbia preso un solo avviso di garanzia in otto anni di partecipazione all’amministrazione della Capitale. La conclusione del candidato del Pd è ottimista, “un risultato davvero importante è alla nostra portata”.
Politica estera
Germania-Turchia: sale la tensione fra i due Paesi, stamattina il Bundestag voterà una risoluzione, presentata da Cdu, Spd e Verdi, per riconoscere per la prima volta il genocidio armeno, il primo del XX secolo. Un capitolo buio e vergognoso per l’intera Europa, un milione e mezzo di uomini, donne e bambini sterminati dall’allora impero ottomano. Nonostante siano passati 110 anni non tutti i Parlamenti europei li hanno riconosciuti e condannati e la Turchia moderna continua a respingere qualsiasi addebito storico, anzi minaccia apertamente quei Paesi che portano avanti mozioni tese a ristabilire la verità. Ora la Germania attende la controffensiva di Ankara, il presidente turco ha già fatto sapere a Berlino che scatteranno pesanti conseguenze.
Trump-Salvini: verso la fine di una giornata ad alto tasso di imbarazzo interviene il vice segretario Giorgetti , un leghista atipico, misurato, riservato, stimato anche a sinistra per la sua affidabilità in Parlamento, per confermare di aver assistito di persona all’incontro del 25 aprile fra il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti ed il segretario della Lega. Oltre alle foto e le mail scambiate tra gli staff c’è quindi anche una testimonianza personale che conferma l’avvenuto incontro tra i due uomini politici. L’intervista rilasciata da Trump, nella quale il magnate aveva smentito di essersi visto con Salvini, aveva lasciato sbigottito il segretario del partito, che però aveva fatto buon viso a cattiva sorte confermando il suo appoggio a Trump per “i moltissimi punti in comune”.
Economia e Finanza
Ocse: nel messaggio inviato ieri all’Italia con l’outlook semestrale sulle prospettive economiche, l’organizzazione parigina ha richiamato il nostro Paese ad una maggiore produttività. “Il calo degli investimenti dovuti alla crisi ha aggravato il rallentamento, in corso da tempo, della produttività. Per aumentarla bisognerà accelerare il processo di risoluzione dei crediti bancari in sofferenza, migliorare i meccanismi di selezione ed esecuzione dei progetti di investimento in infrastrutture pubbliche, aumentare l’efficienza dell’amministrazione”. L’Ocse ha confermato per l’Italia le previsioni di crescita stilate nel rapporto intermedio di febbraio, con un +1,2% quest’anno e +1,4% nel 2017, in linea con le stime del Def. Il ministro dell’Economia Padoan si è detto “incoraggiato” dai rilievi dell’Ocse, pur confermando di non essere “soddisfatto” dell’andamento dell’economia italiana, la cui crescita deve ancora accelerare. “Il governo farà di più e proseguirà a tagliare le tasse” ha concluso Padoan.
Banche: sono due, Italia e Francia, gli stati europei che si sono schierati contro il Financial stability board, l’organismo internazionale che da Basilea monitora la finanza mondiale. La richiesta italo francese è quella di non appesantire i requisiti patrimoniali degli istituti a rischio sistemico; in Francia ce ne sono ben quattro, Credit Agricole, Socgen, Bnp Paribas, Banque Populaire, mentre in Italia solo Unicredit fa parte della lista dei 29, aggiornata ogni anno. La mossa politica riguarda il patrimonio eccedente che le banche sistemiche devono detenere per evitare che i loro crac provochino turbolenze globali. La bozza inviata contesta anche la possibilità di chiedere capitale aggiuntivo alle banche “localmente sistemiche”, che per l’Italia sono Intesa e Mps.
Perché non fate una inchiesta sulla chiusura del Pronto Soccorso dell’ Ospedale Scarlato di Scafati ,le morti degli ultimi anni e la passibile riapertura promessa da DeLuca?
Si vedremo cosa possiamo fare. Grazie della segnalazione