Ufo sui cieli italiani. Li hanno visti tutti: uomini e donne, ragazzi e pensionati, piloti di aerei di linea e top gun, poliziotti e militari, perfino preti. L’anno scorso sono stati sette gli avvistamenti registrati dall’Aeronautica militare: 56 negli ultimi 4 anni, con un vero boom nel 2010 (22 casi). È il quadro, inedito, emerso dai faldoni «declassificati» custoditi presso il Reparto generale sicurezza, la struttura che si occupa di questa materia ai fini della sicurezza del volo e nazionale. Negli archivi riservati dell’Aeronautica finiscono gli avvistamenti più qualificati di Oggetti volanti non identificati, in genere quelli provenienti da testimoni che hanno denunciato il fatto ai carabinieri e compilato un modulo molto circostanziato. Questo viene inoltrato all’Aeronautica che, tramite i suoi vari reparti avvia un’indagine tecnica. Se l’oggetto misterioso non è un fenomeno noto, allora a tutti gli effetti viene classificato come Ufo. «Il che significa solo che non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale di quel fatto», hanno spiegato dall’Aeronautica, precisando che non è compito loro esprimersi sull’attendibilità dell’evento.
GLI AVVISTAMENTI. Dei sette casi del 2013 il primo è stato registrato a Roma proprio all’inizio dell’anno, poco dopo la mezzanotte, quando un tenente medico della riserva del’Esercito ha visto dal terrazzo di casa sua una ventina di «aeromobili luminosi ellissoidali che viaggiano a varia altezza, rotta e velocità». A San Giorgio Albanese (Cosenza), il 12 maggio due uomini in automobile hanno visto invece «un oggetto di forma romboidale di colore scuro, sospeso a circa 50 metri d’altezza» che ha terminato il suo volo a terra, provocando «un incendio di sterpaglie». Dell’Ufo, anche stavolta, nessuna traccia. Il 25 maggio, ancora, l’oggetto viene visto, manco a farlo apposta, nel quartiere Apparizione di Genova: sono due luci «apparentemente della grandezza di quelle delle lampare», alle quali se ne aggiungono altre quattro, che davano «l’impressione», ha raccontato il testimone nella sua relazione «che stessero scrutando con attenzione e prudenza il mare». L’ultimo avvistamento dell’anno, invece, a Soncino (Cremona) da parte di un ingegnere che ha scorto un «oggetto a delta che sembrava composto», ha raccontato «da più elementi in formazione».