La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha confermato in toto la sentenza con cui, in primo grado, erano state emesse tre condanne all’ergastolo e un’assoluzione a carico dei presunti responsabili della strage avvenuta il 25 giugno 2009 in un campo di calcetto a “Margherita”, a Crotone, che costò la vita anche a Domenico Gabriele, meglio conosciuto da tutti come Dodò, il bambino di appena 11 anni ferito alla testa e spirato in ospedale dopo tre mesi di agonia, oltre che dell’ulteriore omicidio di Michele Masucci. I giudici hanno lasciato immutata la sentenza con cui, l’8 agosto 2012, la Corte d’assise di Catanzaro ha condannato all’ergastolo per la strage del campetto Andrea Tornicchio (difeso da Francesco Laratta) e Vincenzo Dattolo (difeso da Gregorio Viscomi), assolvendo Francesco Tornicchio; e per l’omicidio Masucci ha condannato all’ergastolo lo stesso Francesco Tornicchio, ritenuto il boss dell’omonima cosca di ‘ndrangheta (difeso dall’avvocato Fabrizio Salviati), ed ha assolto Donatello Le Rose (difeso da Pietro Pitari).Dattolo e Andrea Tornicchio sono stati inoltre condannati a risarcire i familiari di Domenico Gabriele, il Ministero dell’Interno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Calabria, la Provincia ed il Comune di Crotone, che si sono costituiti parte civile (con gli avvocati Verri, Barbuto, Napoli, Iannice).